Il confine tra condizionamento e libertà di pensiero e di scelta
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I media hanno rappresentato e rappresentano ancor oggi lo strumento privilegiato di diffusione delle informazioni, di confronto e discussione di modelli culturali, a sostegno e garanzia del dibattito pubblico e dei processi di democratizzazione della società. Tuttavia, tale “mandato” si è col tempo complessificato, diventando, contemporaneamente e contraddittoriamente, strumento di manipolazione dell’opinione pubblica, soprattutto per la pervasività ed estensione, nel tempo e nello spazio, dei media utilizzati. Tutto ciò al punto di rendere difficile individuare il confine tra condizionamento e libertà di pensiero e di scelta.
Rispetto a tale scenario, cosa può fare l’educazione? Come può aiutare le donne e gli uomini a scoprire le potenzialità e le insidie che si nascondono, innanzitutto, nella Rete e a educare all’utilizzo corretto dell’informazione e della comunicazione mediale come esercizio reale di cittadinanza attiva?
Con questa call, MeTis invita la comunità pedagogica a esprimersi sul tema attraverso analisi, riflessioni e proposte che possano contribuire ad arricchire un dibattito, oggi più che mai attuale e vitale, per i singoli e per le comunità (reali e virtuali).
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