La nuova indagine di Tanzarella tra leggende, miti classici e biglietti mozartiani
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15,00€
Vice questore a Brindisi, Donato Tanzarella, mentre inizia a vivere una nuova storia d’amore con Viola Lorusso, patologa e melomane che gli rende più maliziosa la vita, deve affrontare un complicato e apparentemente inesplicabile susseguirsi di delitti, senza un ricostruibile movente, in cui i cognomi delle vittime sembrano collegati a personaggi storici del passato della città messapica.
L’opinione pubblica teme la presenza di un serial killer fantasiosamente accreditato come il killer dei Palazzi storici, sicché Tanzarella dovrà ricorrere a indizi fascinosamente disseminati nelle leggende e nei miti della classicità, decifrando strani ciondoli sirenici, scritte latine e biglietti mozartiani.
Solo un gaddiano “zolfanello illuminatore” lo condurrà a scoprire, dopo inutili depistaggi, l’ordito di una terribile vicenda che coinvolge, in un abisso di perversioni e crudeli vendette, la devastante forza negativa del sentimento d’amore.
Ettore Catalano ha insegnato Letteratura Italiana nelle Università degli Studi di Bari e del Salento, in cui è ora professore onorario. Si è occupato della letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento, non trascurando i contemporanei e la letteratura regionale. Molti suoi contributi sono dedicati all’analisi delle problematiche legate alla messinscena teatrale e alla drammaturgia otto-novecentesca. Tra le ultime opere dell’autore, ricordiamo, per Progedit, La metafora e l’iperbole. Studi su Vittorini (2007), la cura di Letteratura del Novecento in Puglia. 1970-2008 (2010, II ed.), Le caverne dell’istinto (2011), Per altre terre. Il viaggio di Ulisse (2012), la cura di El otro, el mismo. Proiezioni autobiografiche nella letteratura italiana (2012), Strategie di scrittura nella letteratura italiana (2013, Premio “Carlo Levi” 2014), I cieli dell’avventura. Forme della letteratura in Puglia (2014). Per lo stesso editore ha esordito nella narrativa con Rosso Adriatico. Il delitto della lamia (2018), seguito da Un mare di follia (2019), Un'infezione latente (2020), La verità di Iago (2021) e Il fascino della Sirena (2022).
1 recensione per Il fascino della Sirena
Loredana Lorusso –
Presentazione del libro “Il fascino della sirena”
di Ettore Catalano.
Che la presentazione di un libro del genere “noir mediterraneo” potesse catturare così la mia attenzione, non l’avrei immaginato.
Non ho simpatia per i romanzi gialli, tantomeno per le storie di commissari nostrani alle prese con delitti singolari, finché sabato scorso, alla libreria Roma non ho assistito alla presentazione dell’ultimo romanzo del Professor Ettore Catalano, portatore “in-sano”, come lui stesso si definisce, di cultura.
Il fascino della sirena è il suo titolo e a quel fascino non sono rimasta insensibile, anzi mi ha Indotto al piacere dell’ascolto.
Il dialogo tenutosi tra l’autore Catalano, il critico letterario Vito Santoro e l’editore Gino Dato, ha letteralmente incantato gli spettatori e non solo per la trama intrigante della vicenda, prosieguo delle avventure dell’ormai vice questore a Brindisi, Donato Tanzarella, questa volta in coppia con una avvenente mia omonima, Viola Lorusso.
Il libro, come il genere vuole, ha come protagonista Brindisi, città negletta, come la definisce Catalano, benché abbia uno spettacolare lungomare e palazzi storici con storie importanti.
Famosa per le partenze di Cesare e Virgilio, ha conosciuto una età dell’oro negli anni ’60 quando il suo porto è stato meta di attracco per imbarcazioni di lusso (come il panfilo di Onassis) nonché snodo di partenze e arrivi di traghetti per la Turchia e la Grecia. La sua lenta ed inesorabile decadenza comincia con il predominio della delinquenza locale che segna il declino dei suoi più famosi locali, mete ambite per l’aristocrazia del tempo.
Oltre che per l’avvincente e seducente racconto a cui il simbolo della sirena caudata (metafora della duplice natura in bilico tra ferinita’ e umanità, razionalità ed istintivita’, sessualità e spiritualità) allude, il romanzo è intriso di bellezza e piacere per le donne, la musica ed il cibo (famoso è il panino di Perchinenna).
Anzi, il romanzo di Catalano è pieno di ammirazione per le donne.
Al di là del noir, come ha sottolineato nel suo intervento la poetessa Anna Santoliquido, il romanzo attira il lettore per i tanti percorsi affrontati: l’attenzione al territorio, l’avvicendarsi della storia nella storia, i sentimenti di galanteria e amore non sublimato.
È un romanzo che consente al lettore un ripasso della letteratura e dell’uso sapiente della punteggiatura.
L’autore Ettore Catalano ancora una volta, come già successo nelle sue opere precedenti, una più godibile dell’altra, con la sua scrittura intenerisce ed istruisce il lettore.
Ed il pubblico al termine della serata all’insegna della seduzione intellettuale, come Odisseo -pieno di gioia riparte, conoscendo più cose-.
Loredana