La vita su un like

La vita su un like

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Anna Conte

La vita su un like

Arriva il momento in cui di Facebook e dei social non ne puoi proprio più…

Collana: Iris
Anno di pubblicazione: 2019
Numero di pagine: 124
ISBN 978-88-6194-394-0 Tipologia

Prezzo

15,00

Arriva il momento in cui di Facebook e dei social non ne puoi proprio più. Come accade ad Anna, quando si rende conto che la sua vita reale è fagocitata e sottodimensionata da quella digitale. Il cammino online, il surrogato della felicità, va subito abbandonato. Non più connessa e governando le crisi di astinenza che la assalgono, pian piano si riappropria dei suoi momenti personali, dei suoi affetti, delle sue amicizie reali e vive.
Il percorso di profonda introspezione e analisi della propria vita lascia che emergano emozioni, passioni, ricordi, nostalgie, progetti.
L’obiettivo ultimo ĆØ di realizzare la propria individualitĆ  e raggiungere la sua dimensione più profonda, che non ĆØ incoraggiata dalla logica collettiva, omologata e volta alla conservazione dell’uniformitĆ . Soltanto dopo aver compiuto questo fondamentale passo verso se stessa, ritorna a condividere con il mondo intero la propria unicitĆ .

La collana Iris

Iris ĆØ la nuova collana di letteratura che racconta il coraggio delle donne e degli uomini di oggi e di sempre, con le loro storie, le loro emozioni. I temi riguardano essenzialmente la vita, la morte e i sentimenti, momenti cruciali dell’esistenza: l’amore, l’amicizia, il dolore, la malattia, l’incedere inesorabile del tempo; le cicatrici, la forza e la voglia di vivere.

In una trilogia (Tacco 12, Il respiro della vita, La vita su un like) una donna racconta come si combatte un male terribile, la sclerodermia, con la “normalitĆ ” di una vita fatta di impegno, di lavoro e di relazioni. Si chiamaĀ Macolé la protagonista del romanzo omonimo, una giovane che si riscatta con un delicato amore da un terribile marchio di violenza impresso nei ricordi della sua giovinezza. InĀ Non mi sentiĀ tre fratelli abbracciano un percorso sperimentale di scandaglio interiore per aiutare il padre affetto da Alzheimer. InĀ Come il rombo di una HarleyĀ la giovane protagonista viene invischiata in un esilarante ā€œtriangoloā€: lei, lui e… l’altra, una mitica Harley Davidson. In Ultima notte di confidenze,Ā Oratina, nella veglia al marito morto, trova il coraggio di confidare gioie e dolori all’uomo che ĆØ stato in realtĆ  un marito di parvenza. Le donne di don Salvo racconta le vicende di quattro donne dalle storie annebbiate, confuse, in bilico tra bene e male, tra odio e amore. In La tagliatrice di tende, noir ambientato nella Bari inizio Novecento, si staglia la figura di Peppa la pazza e si snoda il suo terribile segreto. Infine, in Abbracci, Lorenzo si muove tra desiderio e ricordo, tra incontri inaspettati e gesti vitali, alla ricerca di uno stato di equilibrio interiore e sociale che gli restituisca il valore dei rapporti familiari e amichevoli.

Anna Conte

Anna ConteĀ ĆØ nata a Latronico (Pz) nel 1965, ĆØ architetto ed esercita la libera professione. Sue poesie sono comparse nelle raccolteĀ Viaggi di versi. Nuovi poeti contemporaneiĀ (a cura di Elio Pecora, Roma 2013),Ā I poeti contemporaneiĀ (a cura di Elio Pecora, Roma 2014),Ā Bangladeshelp.Ā Più istruzione, più sviluppoĀ (a cura di Santa Vetturi, Bari 2014),Ā Banglanepalove. La solidarietĆ  della culturaĀ (a cura di Santa Vetturi, Bari 2015), sulla rivista internazionale per il mondo dell’arte e della cultura ā€œLe Museā€ (Reggio Calabria, 2017). Il raccontoĀ Carismatica e imponenteĀ ĆØ apparso inĀ La stanza accanto, collana Radici e Memorie (a cura di Luca A. Conte, Edizioni Regione Basilicata, 2010). Per Progedit ricordiamoĀ Tacco 12. In bilico sulla vitaĀ (2014), più volte ristampato, Il respiro della vitaĀ (2017) eĀ La vita su un like. Confessioni di una funambolaĀ (2019).

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1 recensione per La vita su un like

  1. Oreste Roberto Lanza

    E se spegnessimo Facebook? Se pensassimo, definitivamente, di vivere una vita normale, essenziale, senza essere fagocitata e sottodimensionata da quella digitale? Domande importanti, quesiti rilevanti, una giusta riflessione rivolta alla nostra contemporaneitĆ  che vive una felicitĆ  che appare sempre più surrogata, sottodimensionata e a volte inesistente tanto da portare, nei casi estremi, alla morte. Un viaggio introspettivo, quello della scrittrice lucana, di Latronico, Anna Conte, con il pamphlet ā€œLa vita su un Like – confessioni di una funambolaā€ edito da Progedit, dove l’obiettivo primario ĆØ quello di spiegare come realizzare la propria individualitĆ  e raggiungere una dimensione più profonda, che non sia incoraggiata dalla logica collettiva, omologata e volta alla conservazione dell’uniformitĆ .

    ā€œQuante volte non telefoniamo ad un amico perchĆ©, vedendolo ogni giorno su Facebook, non ne sentiamo la mancanza? Un meccanismo che invece di avvicinarci ci allontanaā€. Dice a chiare lettere l’autrice lucana. Molte volte si accede alle varie piattaforme social per curiosare nella vita degli altri per parlare con un amico che guarda caso abita a due passi da quella propria. Per non parlare dell’amicizia virtuale che viene richiesta. Scrive Anna Conte: ā€œgrazie per l’amicizia e se ti azzardi a dire benvenuto tra i miei amici, hai passato un guaio perchĆ© cominciano con le lusinghe e gli apprezzamenti (complimenti sei bellissima)ā€. Un libro intrigante, pieno di riflessioni dove l’autrice lucana ci conduce verso il giusto sentiero, utile per riappropriarsi della vita evitando inutili e fastidiose contaminazioni senza senso, ferite che vengono prodotte da qualcuno dietro ad uno schermo.

    Una grande provocazione, visti i tempi oscuri, pieni di oblio, costretti a vivere nel virtuale di emozioni e passioni mascherate, dove, addirittura, si ĆØ in pericolo anche per furti di immagini e pensieri propri. Un mondo virtuale con cui bisogna interagire con molta consapevolezza e attenzione soprattutto per i minori. Sono pagine libere, semplici, dove ogni goccia di inchiostro indica un percorso chiaro. Ma il pensiero predominante dell’autrice ĆØ scritto a pagine 110:ā€œla conoscenza di tutto ciò che ci circonda ĆØ fondamentale, dobbiamo esserne consapevoli, ma dobbiamo riuscire a mantenere sempre vivo il contatto con il mondo realeā€. Del resto andare al cinema, scattare una foto, leggere libri di grande emozione ci permetterĆ  di ritagliare spazi che siano solo nostri, che ci consentano di ritrovare noi stessi e godere della libertĆ . Per dirla con l’autrice lucana: ā€œdobbiamo tornare a vivereā€.

    Oreste Roberto Lanza

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