Da Baudelaire a Lefebvre: il passo lento del pensiero.
Prezzo
15,00€
Nella prima metà dell’Ottocento nasce la figura del flâneur, che attraversa la città con passo lento e, soprattutto, con occhi nuovi. Egli è un osservatore attento del grande mutamento che la modernizzazione ha determinato. Le grandi città europee, da Parigi a Londra e Berlino, diventate metropoli assolutamente nuove per forme fisiche e vita quotidiana, richiedono metodi anch’essi nuovi per capirle e rappresentarle.
La flânerie, il camminare curioso e riflessivo, nasce e si evolve con questo compito. Dai tratti quasi impressionistici dei poemetti in prosa di Charles Baudelaire si trasformerà, con Georg Simmel, Siegfried Kracauer, e poi soprattutto con Walter Benjamin, Guy Debord, Michel De Certeau e Henry Lefebvre, in un metodo sistematico di osservazione e di analisi della città e, attraverso questa, della modernità stessa che nelle nuove metropoli prende forma.
Il volume, offrendo esempi di ricerca empirica condotta con la flânerie, illustra la ricchezza e i risultati di questo metodo e, soprattutto, mostra come esso possa divenire lo strumento di ogni cittadino per reclamare con forza il proprio diritto alla città.
Letizia Carrera, professoressa di Sociologia e Sociologia Urbana dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dirige il Laboratorio di Studi Urbani Urbalab. Si occupa di temi attinenti alla partecipazione politica, al lavoro, anche in un’ottica di genere, e alla città contemporanea e ai processi di mutamento delle condizioni dell’esperienza quotidiana dei soggetti. Tra le pubblicazioni più recenti, ricordiamo, tra saggi e articoli, Marcher dans les rues de Strasbourg. Le piéton réflexif et l’archéologie urbaine (Parigi 2017), Le politiche urbane per l’inclusione. Progettare il terzo spazio (Milano 2020), Epidemie, città e immaginario urbano (Bari 2020); per Progedit, La flânerie. Del camminare come metodo (Bari 2018).
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.