Un filo rosso lega la storia del Mezzogiorno nel Settecento alla Rivoluzione napoletana del 1799 e alla storia d’Italia.
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Un filo rosso lega la storia del Mezzogiorno nel Settecento alla Rivoluzione napoletana del 1799 e alla storia d’Italia. Le “Repubbliche giacobine” (1796-99) rappresentano un primo esempio di quella che sarebbe stata la condizione dell’Italia dalla fine del Settecento alla morte di Napoleone.
Muovendo da una ricostruzione storica, economica, sociale e politica del Mezzogiorno nel Settecento, che ha nella teorizzazione dei Riformatori il punto più alto di elaborazione teorica, Panarese affronta una serie di temi dibattuti nella storiografia novecentesca: il dramma della Rivoluzione Napoletana e, in maniera particolare, la crisi dell’Antico regime, i limiti del riformismo borbonico, la complessa situazione economica e sociale del tempo.
L’analisi mette a nudo le drammatiche contraddizioni tra mondo contadino e borghesia rurale, fra sanfedisti e giacobini, fra i “patrioti” che si battevano per l’eversione della feudalità e la costruzione della Repubblica e gli “insorgenti” che si opponevano violentemente a questa prospettiva. Un contesto così straordinario ed eccezionale in cui, per la prima volta nella storia del Mezzogiorno, si pratica la democrazia politica nelle Sale di Istruzione e Patriottiche e nasce il primo giornale, “Il Monitore”, che sostiene le posizioni dei giacobini.
La caduta della Repubblica Napoletana è un po’ la metafora della storia del Mezzogiorno: da una parte, essa rappresenta il crollo di un sogno democratico, dall’altra, pone le basi per la affermazione della rivoluzione borghese nel Mezzogiorno, che troverà la sua più compiuta attuazione con il governo dei Napoleonidi prima e con l’Unità d’Italia dopo.
Angelo Panarese, storico, laureato in Lettere e Scienze Politiche, Dottore di Ricerca. Sindaco della città di Alberobello dal 1994 al 2001, è autore di numerosi volumi. Ricordiamo: La devianza minorile: il caso Puglia 1976-86. Economia, Sociologia Diritto (Bari, 1988); Felicità e cittadinanza nella teoria politica di Aristotele (Manduria 1993); Filosofia e Stato (Lecce 2005), Le due Italie (Napoli 2016); Il Mezzogiorno nella storia d'Italia (secoli VII-XV) (Alberobello 2017). Per Progedit ha pubblicato I tre Poteri. Papa, Imperatore e Popolo nelle teorie politiche del Medioevo (Bari 2008), Donne, giacobini e sanfedisti nella Rivoluzione napoletana del 1799 (Bari 2011), Il Mezzogiorno nel Settecento tra riforme e rivoluzione (Bari 2013), La “redenzione” dell’Italia. Il grande sogno di Machiavelli (Bari 2014).
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