Dal Canzoniere all’illuminismo: cicogne, mosche e tarantole tra versi e prosa.
Prezzo
25,00€
Un verso tratto dall’Adone di Giambattista Marino dà il titolo a questo volume che raccoglie i risultati di un’ampia ricerca che l’autore ha da tempo avviato sugli aspetti allusivi e metaforici del colorito “bestiario” presente nella nostra tradizione culturale e sul tema dell’antico, affascinante rapporto tra forme letterarie, storia delle idee e arti figurative.
L’interessante, intrigante viaggio nel mondo della natura e della letteratura prende le mosse dalla fortuna del Canzoniere petrarchesco nella trattatistica delle imprese e degli emblemi per finire tra cervi, cicogne e mosche, fra Rinascimento e Illuminismo, nella Puglia “arsa dal sole”. In una regione che – si legge nell’ultimo capitolo del volume – deve quasi paradossalmente una parte importante della sua “fortuna” letteraria oltre i propri confini alla tarantola: inquieta e inquietante protagonista di opere in versi e in prosa di letterati e naturalisti, filosofi e viaggiatori sospesi fra antichi e moderni, fra tradizione e realtà, fra scienza e magia di fronte al “velenoso” morso del ragno e all’unico rimedio possibile offerto dalla musica di pifferi, tamburelli e cornamuse.
Pietro Sisto insegna Letteratura italiana nell’Università degli studi di Bari Aldo Moro. Nella collana “Il Paese di Cuccagna”, da lui diretta per Progedit, ha pubblicato tra gli altri I giorni della festa. Miti e riti pugliesi fra memoria e realtà (2012, Premio nazionale Città di Adelfia 2014), “Dietro una cerva lieve e fuggitiva”. Storie e immagini di animali nella letteratura italiana (2018), “La mattana è ormai finita”. Il Carnevale e la Quaresima dei letterati (2019), Noja 1815-16. L'ultima peste (con Sebastiano Valerio, 2020), “Bruciar le robe e gastigar la gente”. Storie e immagini della peste (2022).
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