La sperimentazione e le sue valenze sociali
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22,00€
Questa raccolta di saggi mette in evidenza la centralità di Taranto e del proprio hinterland nell’elaborazione di progettualità legate alle arti visive. Dopo gli anni del boom economico, segnati dall’affermazione di un modello di sviluppo che avrebbe alterato gli equilibri ambientali e antropologici del territorio, stimolando contestualmente un vivace dibattito critico-culturale, anche negli ultimi decenni del ’900 il capoluogo ionico conserva una spinta propulsiva sul piano della sperimentazione dei linguaggi e dell’organizzazione di eventi espositivi. Nascono nuove gallerie e collettivi di ricerca. Si affermano nuovi attori e interventi che allargano la riflessione sull’opera d’arte e sulla sua valenza sociale, in linea con quanto avviene sulla scena internazionale.
Con un’analisi appassionata, frutto di ricerche d’archivio, gli autori portano alla luce aspetti inediti o poco indagati dalla storiografia, aggiungendo un tassello fondamentale al riordino storico delle vicende dell’arte contemporanea in Italia.
Antonio Basile ha insegnato Antropologia culturale e Antropologia delle società complesse nell’Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha fatto parte del Comitato per la tutela e la difesa delle minoranze linguistiche in Italia, istituito dal MIBAC. Dal 2010 al 2023 è stato direttore scientifico del Civico museo etnografico Alfredo Majorano di Taranto. Per i tipi della Progedit ricordiamo Gioconda miseria. Il tarantismo a Taranto. XVI-XX secolo (Bari 2015).
Gianluca Marinelli, artista, storico dell’arte e docente, fa parte del Centro studi Giovanni Previtali e della Società di storia Patria per la Puglia. Ha pubblicato saggi d’arte contemporanea in raccolte collettanee e riviste scientifiche. È autore del libro Taranto fa l’amore a senso unico. Esperienze artistiche nei primi anni dell’Italsider, 1960-1975 (Lecce 2012).
L’autore non ha pubblicato altri libri con Progedit.
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