Un buco nel cielo di carta

Un buco nel cielo di carta

Claudia Villani

Un buco nel cielo di carta

Una mappa ragionata degli itinerari di ricerca su cui si muove la nuova storiografia globale e la nuova storiografia sulla guerra fredda.

Anno di pubblicazione: 2012
Numero di pagine: 164
ISBN 978-88-6194-150-2 Tipologia Tag ,

Prezzo

25,00

Questo libro è una mappa ragionata degli itinerari di ricerca su cui si muove la nuova storiografia globale e la nuova storiografia sulla guerra fredda. La storia e la storiografia contemporanea sono assediate dall’onnipotenza del presente e da una nuova domanda di storia, di memoria, di identità, a cui la nuova storiografia a “vocazione globale” cerca di dare una risposta. Gli orizzonti temporali e spaziali, le linee di ricerca, le metodologie, gli interrogativi stessi che gli storici mettono a punto sul passato, sono in rapida evoluzione, rimescolamento, ridefinizione. La nuova storiografia cerca di collocare la guerra fredda nel XX secolo, nella storia mondiale, nella lunga durata della modernità occidentale, e in certi casi pone apertamente il problema di come restituire voce ai “vinti”, agli altri mondi possibili che hanno fatto parte di questo recente passato, ma che sinora sono stati soprattutto “oggetto” di una storia raccontata dalla parte dei “vincitori”. Si aprono nuove piste di indagine e si rimescolano ambiti disciplinari, a partire dalla consapevolezza che questa seconda età della globalizzazione ci impone la sfida di pensare la dimensione mondiale, la “mondialità”, come dimensione limite e insieme come orizzonte comune per le storie che l’umanità ha tracciato nel tempo, di cui la tradizione storica costruita dall’Occidente è solo una delle componenti. Nel libro si propone una interpretazione della storia del Novecento nella lunga durata come “età dei globalismi”, cioè di molteplici strategie politiche a vocazione globale. In questo contesto si inserisce il “sistema della guerra fredda”, risultato dell’interazione di diverse opzioni universalistiche o dall’ambizione globale, animate tutte dalla volontà di superare l’ordine internazionale precipitato nelle due guerre mondiali. Anche la storia italiana, riletta “nel suo tempo”, appare inscindibile dai diversi globalismi che si intrecciano nella guerra fredda e che si compongono con le “tre stagioni costituenti” della Repubblica. Così interpretiamo la dialettica tra “rivoluzione democratica”, antifascismo, anticomunismo, antiamericanismo, ma anche europeismo, pacifismo, neutralismo, non-allineamento, processi di americanizzazione, nella storia italiana.

Claudia Villani

Claudia Villani è ricercatrice in storia contemporanea presso l'Università degli studi di Bari. Per Progedit ha pubblicato Il prezzo della stabilità. Gli aiuti americani all'Italia (1953-1961) (2007), La trappola degli aiuti. Sottosviluppo, Mezzogiorno e guerra fredda negli anni ’50 (2007) e Un buco nel cielo di carta. La nuova storiografia globale, la guerra fredda e l'Italia (2012).

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