Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Aretino e Nenna
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24,00€
I saggi sparsi qui riuniti chiamano in causa protagonisti e risultati alti di un Rinascimento visto da fuori, con l’occhio rivolto ai tratti genetici di un’identità italiana che nei tre fondativi secoli XIV-XVI imprime i suoi caratteri originali nella vita culturale d’Europa.
Vi affiorano esemplari visioni del mondo che compongono un aureo canone della creatività italiana: Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Aretino e Nenna. Un’aurorale ‘modernità’ europea che confligge radicalmente con il passato: in Petrarca ha già i segni dell’autonomia intellettuale e del cosmopolitismo; in Boccaccio s’impone con un’opera-mondo (Decameron) capace di sublimare in un inedito racconto dell’avventura umana lo straordinario epos della civiltà ‘mercantile’. Rinascite, inoltre, destinate con Ariosto a decostruire per anacronismi la favola del cavaliere antico, consegnandola alla nuova ‘ventura’ anamorfica e onirica dell’Eros e della pazzia. Ma anche rinascite di un’idea più coraggiosa e carica di rischio dell’avventura intellettuale, come dimostra l’innovativo percorso scrittorio di Pietro Aretino, lungo il quale si vanno delineando la natura e il destino del moderno uomo di lettere.
Raffaele Girardi insegna Letteratura italiana nell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Studioso ed editore di testi del Rinascimento, si è occupato a lungo di strutture del racconto, di tipologie della tradizione lirica e di letteratura del ’900. Fra i libri più recenti: Auctor in fabula. Idee e pratiche del racconto inserito (Roma 2007); Finzioni marine. Travestimento e mito nella civiltà di corte (Roma 2009); La forma della notte. Dino Campana e il Novecento (Roma 2015); Il tempo del mondo volto in novella. Per una lettura del ‘Decameron’ (Roma 2017). Per Progedit ricordiamo la cura del volume La croce e il turbante. L'Oriente islamico nella novella italiana (Bari 2011).
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