Il presente sociale e culturale pugliese tra sopravvivenze e rinascenze
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15,00€
I saggi raccolti in questo volume non sʼispirano a una “semplice” interpretazione del presente politico, culturale e sociale di Bari e della Puglia, o del loro passato prossimo; si tratta, piuttosto, di scritti che tentano la ricreazione di uno spirito, di un’etica, di una volontà, di una consapevolezza. Tra sopravvivenze e rinascenze. I contributi degli autori, pertanto, muovono dal bisogno di dare forma alle esperienze molteplici di ognuno senza pretendere, come anticipa Montanari, di “dare risposte definitive” alle tante domande e prerogative apparentemente frantumate in un mondo che sembra, nella sua confusione, possedere unʼantica logica intrinseca e dotata di senso. Un bisogno, questo, che origina dalla bruciante concretezza dei limiti, se non dei fallimenti, delle politiche degli ultimi trenta-quarant’anni, cercando, nella possibilità ancora e sempre viva del popolo meridiano di meravigliarsi e, quindi, di recuperare il moto dell’antica devozione per la propria città, una occasione per lo spirare di aria nuova, ancora rarefatta e, perciò stesso, gravida di cambiamento. Nelle loro diversità i saggi qui raccolti convergono nella cesura storica che in Puglia, fra gli anni Settanta e Ottanta, si è operata nella vita cittadina e che ha determinato l’estraniazione della politica dalle istituzioni e la separazione fra città e cultura. Una lacuna culturale, quindi, non ancora risanata. Storie e scenari che trasmettono impressioni e suggestioni forti che non di rado si traducono in sinestesie, restituendo il vero senso che ogni scritto sociale, politico, filosofico, storico dovrebbe avere: il potere metaforizzante della realtà, come rimando trasformativo a una possibile alternativa dello statu quo.
Enzo Persichella, già professore di ruolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari, continua a insegnarvi Sociologia generale. Tra i suoi saggi recenti: Gente di periferia al voto. Inchiesta qualitativa sul comportamento elettorale di un campione di cittadini baresi (2004), Vita da anziani (2009), Lavoratori e mondi del lavoro di Puglia (2009). Per Progedit ha pubblicato, con Letizia Carrera, Le donne distanti (2010) e, con Raffaele Cavalluzzi, Pierfranco Moliterni, Marcello Montanari e Ferdinando Pappalardo, L'intelligenza della città. Bari e la Puglia tra realtà e progetto (2010).
Ferdinando Pappalardo insegna Teoria e storia dei generi letterari e Letteratura italiana presso l’Università degli studi di Bari Aldo Moro. I suoi interessi di ricerca hanno riguardato principalmente la poesia italiana del Duecento e del Novecento, il romanzo contemporaneo, i generi della letteratura di massa, la storia del sistema formativo nel Mezzogiorno postunitario. Per Progedit ricordiamo “Genericità”. Il discorso sui generi letterari nella cultura europea (2013), L come letteratura (2016) e L come lettura (2018).
Marcello Montanari insegna Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Bari. Ha pubblicato saggi sul marxismo francese e sul pensiero politico italiano. Tra questi: Vico e la politica dei moderni (1996), Studi su Gramsci (2002). Ha curato anche una antologia dai Quaderni del carcere di Gramsci dal titolo Pensare la democrazia (1997).
Pierfranco Moliterni insegna Storia della Musica Moderna e Contemporanea, Storia del Melodramma e Metodologie e Forme della Comunicazione Musicale presso l’Università Aldo Moro di Bari. Si è occupato di storia musicale del ’700 e dell’800 e di organizzazione dello spettacolo. Tra le sue opere ricordiamo: Puglia. L’organizzazione musicale (1989); Pierre-Louis Ginguené: Niccolò Piccinni. Vita e opere (1999); Franco Casavola. Il Futurismo e lo spettacolo della musica (2000); Musica a teatro. Dal Settecento al Novecento (2001); Per Schoenberg e le arti del ’900 (2004); Voci da Londra. Gli italiani e l’opera inglese tra ’700 e ’900 (2005); Paisielliana. Un napoletano in Europa: Paisiello, Mozart e il ’700 (2006 - Premio Giovanni Paisiello per la saggistica); L’altro melodramma. Studi sugli operisti meridionali dell’Ottocento (2008); Ombre sonore. Musica, cinema e musicisti di Puglia (2008).
Raffaele Cavalluzzi, già professore ordinario di Letteratura italiano presso l’Università di Bari, è studioso di letteratura del Rinascimento e dell’Otto e Novecento (da Foscolo e Leopardi a Pirandello e Pasolini). A Bari è stato direttore del Dipartimento di Italianistica e del Centro interdipartimentale di ricerca per il Teatro, le Arti visive, la Musica e il Cinema, per il quale nel 2012 ha curato con altri il volume Il diritto e il rovescio. La gravità della legge e la sostenibile leggerezza delle arti (Lecce 2012). Si occupa inoltre del rapporto cinema-letteratura. Le sue più recenti pubblicazioni sono Le forme del governo. Savonarola Machiavelli Guicciardini (Lecce 2009); Lo scarpone e il turbante indiano. Su Volponi e altre occasioni di letteratura e di cinema (Bari 2009); Avanti. La prima volta in Puglia (Bari 2012). Per Progedit ha pubblicato Cinema e letteratura. Una lunga e discussa relazione (2012); Scritture e immagini. Interventi tra letteratura e cinema (2013), La crudeltà dello scrittore. Saggi e interventi (2017), Sogni da sogni. Studi su letteratura e cinema (2018).
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