Quanto siamo abituati a cogliere la “bellezza collaterale” delle cose, degli eventi, delle esperienze, anche quelle più perturbanti e drammatiche, quelle che espongono al disorientamento e alla sconfitta, all’isolamento e alla rinuncia? Quanto siamo assuefatti a una logica dello smacco e della perdita tanto da non riuscire a cogliere il buono e il bello che – imprevedibilmente e in forma inedita – possono nascondersi nelle pieghe di esperienze di crisi e di emergenza (se non di vera e propria catastrofe), quella bellezza accidentale che non abbiamo cercato ma che forse era nascosta e germogliava nella crisi, nella paura, nella sofferenza, nella solitudine? Quanto e in che modo può essere possibile fare tesoro delle evenienze drammatiche che, spesso all’improvviso, colpiscono singoli e collettività, imparando a ricercare la bellezza nella catastrofe, il progetto nella sconfitta, la soluzione nella dissoluzione? Imparando, cioè, a trasformare il dolore in crescita, la perdita in nuove opportunità, l’isolamento sociale in riscoperta di relazioni affettive dimenticate o date per scontate?
In questo numero della Rivista – a margine dell’esperienza pandemica che ha segnato e sta segnando questo nuovo decennio del 2000 – chiediamo agli Autori di aiutarci a riflettere sul ruolo che la pedagogia può svolgere nella capacità di dare valore a quella “bellezza collaterale” che proprio la formazione può aiutarci a trovare, per esempio, in situazioni come quelle ingenerate dal confinamento conseguente alla situazione pandemica: nell’impossibilità di relazioni sociali allargate, riscoprire il bello del rapporto di coppia e di famiglia; nel tempo improvvisamente vuoto, la possibilità di momenti di riappropiazione di un tempo personale, di riflessione e di confronto con se stessi; nella mancanza di occasioni culturali, formative, ricreative, la preziosità di un libro “dimenticato”; nella tentazione di una chiusura egoistica a salvaguardia del proprio benessere personale, l’evidente bellezza di atti di genereoso altruismo ecc.
Una “bellezza collaterale”, dunque, da attivare nella diversificata pluralità che contraddistingue l’umano, nella molteplicità dei tempi e dei luoghi di vita, nella ricchezza di saperi, affetti, emozioni, valori “generati” proprio in quei passaggi esistenziali spesso segnati da smarrimento, isolamento e perdita.
Scadenze:
Presentazione abstract (solo all’indirizzo mail metis@progedit.com): 10 Giugno 2021
Sottomissione proposte (solo attraverso piattaforma OJS della Rivista): 30 Ottobre 2021
Pubblicazione: Dicembre 2021
Per maggiori informazioni. www.metijournal.it
“MeTis” è una rivista internazionale di Pedagogia, Didattica e Scienze della Formazione Open Access in doppio formato digitale e cartaceo, il cui intento è promuovere l’apertura del mondo della formazione alle suggestioni, alle contaminazioni, al meticciamento, alle ibridazioni con tutte le scienze dell’uomo che ne possano allargare gli orizzonti di riflessione e problematizzazione, di sapere e azione, di scelta e di orientamento.
“MeTis” è una rivista scientifica basata sul doppio referaggio cieco, diretta da Isabella Loiodice. È finalizzata ad approfondire i temi/problemi delle emergenze educative dell’intero corso della vita e dei molteplici contesti nei quali il soggetto nasce, cresce e si forma.
“MeTis” è occasione di incontro critico e dialettico tra interpretazioni e proposte teorico-pratiche dell’agire formativo tra loro differenti e anche distanti, che vogliano fare di tale distanza risorsa di confronto, ricerca e crescita comune. In tal senso, le scelte organizzative della rivista sono tutte orientate a rendere superabili le diffuse difficoltà di divulgazione delle ricerche e del pensiero che incontrano studiosi e operatori del settore formativo a tutti i livelli. In tal senso, per pubblicare la rivista non fa pagare agli autori nè APCs nè publication charges.
“MeTis” è indicizzata da: Google Scholar; ACNP; WorldCat; Ulrich’s WEB Global serials directory; Pleiadi; JURN search-engine. In attesa di conferma da: DOAJ (Directory of Open Access Journals); Academic Journals Database.
a cura di Isabella Loiodice
Squadri plurali sull’educazione
Saggi di Giuditta Alessandrini, Massimo Baldacci, Franco Cambi, Lucio Cottini, Isabella Loiodice, Franca Pinto Minerva, Roberto Trinchero.
Quando le donne trasformano i conflitti sociali in sapere.
A cura di Silvio Premoli
e Francesca Linda Zaninelli
Percorsi di ricerca intervento con bambine, bambini e adulti per innovare il sistema 0-6 comunale
Speciale “MeTis”. Mondi educativi 2020
Quando l’infanzia accoglie pluralità e diffenze.