Cosa accade se un bambino diventa re?
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Cosa accade se un bambino diventa re? Il capolavoro di una vittima dell’Olocausto.
In una edizione rivista e illustrata per i bambini, la storia di Re Matteuccio, il Re bambino.
È una storia che ogni bambino vorrebbe raccontare. Un bambino che diventa Re prima del previsto e contro la sua volontà e che pian piano si riconosce in questo ruolo perché vede nella prematura ascesa al trono uno strumento di riscatto sociale a favore dei bambini, soprattutto di quelli meno fortunati, dei cui bisogni e diritti intende farsi portavoce.
“Il Re non è semplicemente colui che porta la corona, ma colui che è degno di portarla perché è in grado di garantire la felicità al suo popolo” scrive Korczak per bocca del protagonista principale del suo romanzo. Ed è a partire da questa consapevolezza che Re Matteuccio comincia ad avviare riforme nel rispetto dei diritti delle fasce più deboli della popolazione, con particolare riferimento ai bambini.
Altrove si è detto che questo romanzo di Korczak è un inno al potere di trasformazione del mondo e al rinnovamento dell’umanità attraverso l’unione e la solidarietà, che i bambini ancora conservano e coltivano per la finezza dei sentimenti.
Un libro pensato come avrebbe voluto Janusz Korczak solo per i bambini, con testi semplificati e rivisti, illustrazioni che danno all’immagine un potere formativo di alto livello. Per dar forma al suggerimento con cui l’autore apre la versione integrale del suo romanzo: “gli adulti non dovrebbero leggere il mio romanzo perché alcuni capitoli non sono stati scritti per loro, per cui non ne capirebbero il senso e ne riderebbero. Però se vogliono leggerlo ci provino pure. Agli adulti non si può proibire qualcosa perché non obbedirebbero. E chi si permetterebbe mai di farlo?”.
Perciò ecco a voi, cari bambini, un libro solo per voi… e per gli adulti che vorranno provarci!
Janusz Korczak (1878-1942), medico, pedagogista, pubblicista, scrittore, militante sociale polacco di origine ebraica, dedicò la sua vita alla lotta a favore dei diritti del bambino. La mattina del 5 agosto 1942 fu deportato nel campo di sterminio di Treblinka insieme a tutti i bambini ospiti dell'orfanotrofio ebraico del Ghetto di Varsavia. Messo nelle condizioni di essere sottratto a quel destino, si rifiutò di abbandonare i suoi bambini. Nel 1923 diede vita ai suoi due romanzi Re Matteuccio I (di cui la prima parte è edita in Italia) e “Re Matteuccio sull’Isola deserta”. Successivamente, nel 1929, pubblicò le sue opere più famose: Come amare il bambino e Il diritto del bambino al rispetto. Scritto nel 1942, periodo di permanenza nel Campo di sterminio di Treblinka, Diario dal ghetto fu pubblicato postumo nel 1958.
Barbara De Serio è Ricercatrice di Storia della Pedagogia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Foggia, dove insegna Storia dei Processi Educativi e Formativi. Dirige la collana “L’isola che non c’è” (Aracne) e co-dirige con Antonella Cagnolati la collana “Storia dell’Educazione” (Progedit). Tra le sue pubblicazioni, Per una pedagogia della cura. La donazione degli organi come nuovo scenario dell’educazione (Adda, 2004); Una pedagogista inquieta. Helen Parkhurst e il Piano Dalton (Pensa, 2005); Abbandoni e solitudini. Storie di infanzie e di maternità negate (Aracne, 2009). Per Progedit ha pubblicato, con Daniela Dato e Anna Grazia Lopez, La formazione al femminile Itinerari storico-pedagogici (2009) e ha inoltre curato Cura e formazione nella storia delle donne (2012), Costruire storie. Letture creative a scuola (2012), l’edizione di Re Matteuccio I. Il Re bambino di Janusz Korczak (2014) e Scrittrici d’infanzia (2015).
Massimiliano di Lauro nel 2012 ha pubblicato il suo primo albo illustrato, Mi primer viaje, per la casa editrice OQO Editora (tradotto in spagnolo, galliego, italiano, francese e portoghese). Ha vinto il Premio speciale della giuria del concorso Lucca Junior 2012 e 2013 e il Premio per l’originalità iconica del concorso Syria Poletti 2013.