La presa di coscienza di un contadino di inizio ‘900, tra emigrazioni e lotte sociali.
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Pietro è un cafone meridionale attaccato alla terra che, all’inizio del Novecento, stanco della miseria e delle umiliazioni dei “caporali” e dei “galantuomini”, decide a malincuore di emigrare nella Merica. Vuole essere un uomo libero dal bisogno e cercare un mondo nuovo dove trovare lavoro, pane, dignità e progresso.
A New York si inserisce nella Little Italy lavorando in un cantiere edile. Conosce Cecco, un socialista toscano, che lo sprona a imparare a leggere e scrivere e a formarsi una coscienza di classe. Tornato al suo paese compra l’agognato pezzo di terra e ritorna contadino. Ma, deluso dal tentativo di fondare una lega di braccianti, emigra di nuovo in America, a Chicago. Al suo ritorno gli eventi storici incalzano, la guerra di Libia pone inquietanti interrogativi politici a Pietro, che non condivide più tanti aspetti della mentalità del suo paese, anche se ama il mondo in cui è nato.
Il benessere è stato raggiunto, ma Pietro, non più contadino sprovveduto, è a disagio, si sente “né carne né pesce”, ma ha compreso che c’è un altro mondo: oltre la terra c’è il mare.
Vito De Bellis, già docente di Storia dell’Arte nei licei, ha ricoperto per oltre vent’anni l’incarico di ispettore onorario nel ministero dei Beni Culturali. Ha pubblicato, tra l’altro, Bari: dal Borgo Murattiano ai Lungomari del Ventennio (Bari 2012); Arte e storia a Bitritto dal XII al XVIII secolo (Bari 1983); Bitritto nella storia della Terra di Bari (Bari 2007); Mondo contadino ed emigrazione a Bitritto tra ’800 e ’900 (Bari 2014). Per Progedit, ricordiamo, con Rosa Colonna, il romanzo storico Il fucile di Garibaldi, ambientato nella Bari risorgimentale, e Oltre la terra, il mare (2017).
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