Pagine per lasciare ai bambini mano libera di vagabondare senza meta
Prezzo
10,00€
Lo “Squaderno” non è un quaderno. I quaderni sono fatti di fogli vuoti, da riempire con dei compiti. Lo Squaderno è pieno di idee, di sfide, di spunti, da prendere e fare nostri, riempiendo gli spazi con pezzetti di noi. Questi pezzetti hanno forme diverse: ritagli, pennellate, gocce di pioggia, scarabocchi, ditate di marmellata… Non si sa mai quale frammento di vita troverà casa nello Squaderno.
È un diario di viaggio, tra continenti, tra quartieri o tra una stanza e l’altra. È un invito all’esplorazione, per catturare la bellezza ovunque si celi usando la carta, i colori, i segni, le parole. Ma non come a scuola, bensì giocando e scombinando le regole.
Ci sono pagine da maltrattare, pagine su cui dare sfogo alle emozioni, pagine per lasciare la mano libera di vagabondare senza meta.
Disseminate tra le pagine, si trovano piccole pillole di teoria per avvicinarsi all’arte e alla poesia in modo giocoso, intimo, per poi tuffarci nella pratica e fare a modo nostro, lasciando il “nostro” segno.
Una volta finito, lo Squaderno dirà di noi molto più di una normale biografia. Per bambini, adolescenti e adulti che vogliono crescere ancora un po’.
Marta Masi nasce a Bazzano (Valsamoggia). Laureata in Lingue e in Pedagogia, si specializza in Didattica museale e in linguaggi visivi. Dal 2016 è educatrice museale e socia di UtopikaMente Aps, lavorando su progetti di didattica dell’arte e promozione della lettura presso i musei e le scuole di Foggia. Nel 2017, con Severo Cardone, pubblica per Progedit il saggio Il Museo come esperienza educativa. Sul suo sito www.martaepenna.com racconta il suo amore per i libri e l’arte.
Enrico Masi –
Il lavoro di Marta Masi, come ricercatrice e visionaria, ha avuto inizio molto precocemente. Se ha avuto un momento di pausa è stato per dare alla luce due creature bellissime come Linda e Angelo. Uno dei temi portanti del suo lavoro è traslare la cultura Pop dell’ultima parte del secolo in chiave ironica e talvolta critica. Questa lettura porta il lettore ad essere attivo, non solo in chiave prosumeristica, ma più precisamente chiamato in causa, coinvolgendo e citando il valore dell’opera aperta di Umberto Eco, nel cui Milieu culturale Marta Masi si è formata nella prestigiosa Alma Mater Studiorum.