Una creativa alleanza tra pedagogia e medicina
Prezzo
25,00€
Scienze pedagogiche e scienze mediche sembrano sottendere teorie e pratiche diverse. Eppure, possono confrontarsi e incontrarsi per promuovere comuni conoscenze, abilità e competenze utili ad affermare il diritto alla salute e a ridefinire il concetto di benessere e di cura, alla luce della complessità fisica, psichica e sociale del soggetto-persona. Muovendosi in tale direzione, il volume offre una lettura pedagogica delle possibili implicazioni teoriche, metodologiche e pratiche che, nella cura trasformativa dell’uomo e della donna, può avere l’incontro tra scienze confinate in ambiti di interesse separati. Il lettore viene così accompagnato nella costruzione di una possibile alleanza tra pedagogia e medicina attraverso un approccio idiografico centrato sulla comprensione dell’oggetto d’indagine e sulla dimensione soggettivo-interpretativa della relazione formativa medico-paziente. All’interno di tale orizzonte, la metodologia etnografica offre possibili strategie e dispositivi metodologici e pratici utili sia all’anamnesi medica che alla riprogettazione esistenziale del paziente. Il processo di cura medico-pedagogica può essere così rifondato attraverso il ripensamento di pratiche quali l’osservazione, l’ascolto, l’empatia, l’avalutabilità e la cura nel porre in luce gli impliciti sociali, culturali e personali del soggetto-persona che chiede aiuto. Lo sguardo e la parola tra medico e paziente possono essere, in tal senso, il luogo dell’instaurarsi di una “amicizia medica” e di un “contatto di aiuto”, orientato a una più completa “alleanza formativa”.
Giuseppe Annacontini è professore associato di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Storia Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento. Si interessa di pedagogia convivialista, deontologia, educazione alla salute e promozione del benessere a partire da un approccio complesso e problematicista. Autore di numerosi saggi, articoli e volumi tra i quali: Dalla mano al pensiero (Lecce 2012); Pedagogia dal sottosuolo. Teoria critica e linee metodologiche (Torino 2014); con José Luis RodrÃguez-Illera, La mossa del gambero. Teorie, metodi e contesti di pratica narrativa (Milano 2018). Per Progedit ricordiamo, Lo sguardo e la parola. Etnografia, cura e formazione (2010), la cura di Senza carro armato, né fucile. Libertà , resistenza, formazione di Jolanta U. GrÄ™bowiec Baffoni (2011), Imparare a essere forti. Segnavia di pedagogia della salute per pensare la relazione di cura (2019); con Rosa Gallelli, Formare altre(i)menti (2014); con Isabella Loiodice, Pedagogie meridiane (2017).