L’illusione vitale dell’immaginario nell’arte di insegnare
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“Agalma” è una parola che rimanda al mito dello scultore che si innamorò della sua statua tanto da volerla trasformare in creatura vivente. Agalma, in senso traslato, è perciò lo struggimento per l’ideale e il trasporto dell’arte. Agalma è così l’inganno, il miraggio, ma anche l’illusione vitale dell’immaginario: si trova nel gioco del bambino che trasforma il legno in cavallino, nel tesoro nascosto della fiaba, nella finzione magica del teatro, o nell’ascolto della parola incomprensibile dello straniero. Agalma, infine, è il mistero della bellezza di una Natura in cui convivono e si intrecciano le vite della formica e della stella.
Insegnare a comprendere gli “agalmata” è il fine di questo libro e di una didattica senza comandamento, che, tramite la carezza, cerca l’assente e la libertà.
Laura Marchetti insegna Didattica generale e Didattica delle culture all’Università di Foggia. Ha scritto numerosi libri sulla fiaba, il mito, l’educazione naturale, fra cui ricordiamo Il Fanciullo e l’Angelo (Palermo 1996), La fiaba, la Natura, la Matria (Genova 2014), Oltre la mente coloniale (Milano 2014); per Progedit Le forme della vita (2000, con Barbara De Lucia, Gilmo Vianello e Peter Zeller), Alfabeti ecologici (Bari 2012), Agalma. Per una didattica della carezza (Bari 2017). Impegnata nel movimento pacifista ed ecologista, è stata sottosegretaria all’Ambiente nel Governo Prodi.
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