Passione e stile nella poetica foscoliana
Prezzo
19,00€
“Il tema delle passioni” e la ricerca dello stile si collocano al centro della poetica foscoliana fin dai primi tentativi di scrittura. Il presente lavoro intende documentare, attraverso un’ampia indagine sull’opera di Ugo Foscolo, come proprio questo concetto risulti guidare la penna dell’autore, anche quando si tratta di instaurare un confronto critico e dialettico con la tradizione poetica dei classici e con la civiltà letteraria del Settecento. Infatti, per dirla con le parole dello stesso Foscolo, “la sostanza dello stile sta nella maniera di concepire i pensieri e di sentire gli affetti”. Una documentazione che, estesa a testi poco praticati dalla critica, dalle prime recensioni, agli scritti di militanza politica, agli esperimenti di traduzione della “Germania”di Tacito, alle lezioni pavesi, oltre che alle dichiarazioni dello stesso Foscolo, soprattutto nelle lettere agli amici, misura la posizione foscoliana rispetto ai temi più dibattuti di tutto il Settecento, dal principio di imitazione degli antichi, al dibattito sulla traduzione, a quello sul sublime: una posizione di assoluta autonomia, nel rifiuto di ogni limitazione accademica e nella scelta di uno stile antiquato e assoluto.
Tale ricerca culmina nella composizione delle “Ultime lettere di Jacopo Ortis”, romanzo epistolare emblematico della letteratura italiana di inizi Ottocento, sull’esempio contrastante all’apparenza, complementare nella sostanza, di Sterne e Alfieri, in cui l’irregolarità stilistica definisce il carattere del protagonista e dunque realizza l’ideale foscoliano di uno stile unico e irripetibile.
Il volume è completato dal testo commentato dell’orazione “Dell’origine e dell’ufficio della letteratura”, in cui le varie componenti evidenziate nel corso dell’indagine del saggio trovano una sintesi esemplare a conferma di come le idee foscoliane sulla letteratura possano essere inserite in un sistema teoretico coeso e omogeneo, in funzione di un linguaggio e di uno stile densamente significativi.
“Il lavoro di Carrozzini”, annota Ettore Catalano nella sua Prefazione, “pare accurato e ben calibrato, sorretto da una solida base critico-metodologica e da una precisa e accurata conoscenza della bibliografia (circostanza, questa, non sempre presente in molte scritture critiche che hanno per oggetto l’opera foscoliana), degno di rispetto e considerazione e testimonia la capacità dell’Università pubblica italiana di suscitare intelligenze critiche notevoli, nonostante le gravissime difficoltà istituzionali, il degrado incombente e il silenzio assordante di una politica universitaria dominata dai luoghi comuni e dagli slogan populistici”.
Andrea Carrozzini (Lecce, 1974) è dottore di ricerca in Italianistica presso l'Università degli Studi del Salento, con all'attivo vari saggi in rivista e in atti di convegni. È autore del volume Da Myricae a Odi e Inni. Percorsi testuali e tematici della poesia pascoliana (2009). Ha curato, inoltre, gli atti del convegno internazionale di studi su Teorie e forme del tradurre in versi nell'Ottocento fino a Carducci (2010).
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.