Le forme della spettacolarizzazione attraverso l’analisi degli effetti prodotti dalla materializzazione dell’esperienza umana al fine di reperire nuovi linguaggi, identità, comportamenti, abitudini e pratiche sociali che garantiscano la libertà di espressione e di critica.
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La definizione delle forme della spettacolarizzazione attraverso l’analisi degli effetti prodotti dalla materializzazione dell’esperienza umana al fine di reperire nuovi linguaggi, identità, comportamenti, abitudini e pratiche sociali in grado di continuare a garantire all’uomo la libertà di espressione e di critica.
Traendo spunto dalla lezione di Guy Debord, per il quale lo spettacolo non è un insieme di immagini, ma un rapporto sociale tra individui mediato da immagini, i saggi si interrogano e al tempo stesso riflettono criticamente sulla possibilità che lo spettacolo, “forma storica del nostro tempo”, non si configuri come semplice orizzonte di senso edificato dall’uomo, ma come tessuto connettivo all’interno del quale il soggetto contemporaneo – lo spettatore, appunto – costruisce e costituisce le pratiche della propria esistenza e della propria identità.
Spettacolo e spettacolarizzazione non sono dunque accidenti: non si possono aggirare od orientare attraverso la libera volontà dell’individuo. Spettacolo e spettacolarizzazione sono, invece, concezioni del mondo che si oggettivano in realtà effettuali, in forme vive del corpo, della società e degli attori sociali del nostro tempo. E quindi la spettacolarizzazione, quale attività inarrestabile e performante che senza sosta indirizza e conforma i soggetti nella contemporaneità, esplica la propria forza pervasiva proprio mettendo in luce il potere uniformante ed informante che la società nelle sue pluriverse manifestazioni esprime e sviluppa.
Con saggi di: Rocchina Cericola, Francesca Conte, Fiammetta Fanizza, Barbara Morovich, Rita Siliberti.
Fiammetta Fanizza, sociologa presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, da anni si dedica allo studio dei contesti urbani e rurali, con specifica attenzione ai processi di civic/political engagement. Con questa pubblicazione inaugura un filone di ricerca sull’analisi delle nuove forme di relazione comunicativa. Tra le sue ultime pubblicazioni, La spettacolarizzazione dell’umano e le sue forme (Progedit, 2013), L’abolizione delle province in Italia. Riflessioni sull’autorità e la sua crisi (Laterza, 2014) e Educare smart. Tecnologie e sentimenti al tempo di Internet (Progedit, 2016).
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