“Poesia che crede fortemente nel valore civile della scrittura” (Raffaele Nigro)
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10,00€
Parole come pietre. Create, lanciate e offerte per “guarire” l'”esilio del cuore” e “ripulire” l’ “immondizia del cervello” dei tempi moderni. Un registro narrativo che si avvolge e si sviluppa per situazioni, figure umane, vicende storiche, schegge di riflessioni che raccontano di un “futuro che brucia”. Guerra, mafia, rifiuti, Aids, politica, fatica del non lavoro, ansie e dolori moderni nei dolenti e gioiosi versi di un poemetto civile. Una narrazione fatta anche di incursioni autobiografiche nella terra del Sud che, a volte, balzano chiare all’occhio del lettore come le ombre nel sole. “Poesia che si muove nell’ombra di Pasolini e di Buttitta e dell’oralità – scrive Raffele Nigro nella Prefazione – ma che crede fortemente nel valore civile della scrittura e nella possibilità che la parola ancora riesca a imprimere qualcosa nella coscienza degli uomini.
Domenico Rodolfo (Montalbano Jonico), laurea in scienze economiche, da sempre si è occupato dei problemi del Mezzogiorno e di migranti. Ha collaborato con Carlo Levi, con riviste internazionali di emigrazione e con il periodico "Basilicata". Attualmente è vice presidente del Consiglio generale dei pugliesi nel mondo. Ha già pubblicato Nessun rispetto per il viandante, Ballate del Mediterraneo, Alphanumerico poema, Poeti del mondo (antologia), Omaggio a New York, Siamo tutti migranti (con altri autori), Contro la guerra, Perché scrivi? Per chi scrivi? e Montalbano Jonico nel '900 (con altri autori).
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