L’impresa di Arturo Ferrarin e Guido Masiero
Prezzo
15,00€
Il 31 maggio 1920, due aerei italiani inauguravano il primo collegamento aereo col Giappone. Erano i superstiti di una pattuglia di undici velivoli che, partendo da Roma, avrebbero dovuto raggiungere Tokyo. Ce la fecero Arturo Ferrarin e Guido Masiero, entrambi provetti piloti: l’onore dell’impresa va, però, attribuito a Ferrarin, l’unico che riuscì a completare la grande trasvolata usando solo il mezzo aereo.
In un’epoca che si apriva alle grandi imprese aviatorie, quella di Ferrarin è diventata leggenda: il suo nome è legato indissolubilmente al raid Roma-Tokyo. In un percorso costellato di innumerevoli difficoltà organizzative, logistiche, ambientali, tecniche ma anche politiche, e con un mezzo aereo non adatto a trasvolate continentali, portò a termine l’impresa con quel pizzico di fortuna che aiuta gli audaci. Nella mente degli organizzatori si chiedeva a un grillo di fare il balzo di una lepre.
Nel 1928 fu protagonista di un’altra storica impresa: insieme a Carlo Del Prete compì la prima trasvolata dall’Italia al Brasile senza scalo.
L’Onu gli ha tributato il riconoscimento di “eroe dell’aria” dopo Charles Lindberg.
Umberto Francione, ingegnere, ha lavorato in grandi complessi industriali, ma con l’aeronautica nel sangue, essendo figlio d’arte. Per questo continua a “frequentarla” nelle sue manifestazioni e a esaltarne gli ideali di vita. Collabora a riviste a siti web di settore. Questo è il suo primo tentativo di leggerne la storia in un episodio straordinario. Vive a Bari.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.