Una inedita chiave di lettura che lega la moda, fatta di abiti e abitudini, alla sfera del grottesco e del macabro
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25,00€
La storia del costume degli ultimi trecento anni è qui raccontata attraverso una inedita chiave di lettura che lega la moda, fatta di abiti e abitudini, alla sfera del grottesco e del macabro. Gli stili di vestiti concepiti per stupire, sedurre, castigare, tracciano un insolito percorso che si snoda tra lustrini e lacrime. Ostentati in pubblico, al patibolo come in un film, o celati al di sotto di altre vesti, questi indumenti divengono un feticcio utile a descrivere una recondita e irrazionale parte di noi, misteriosa e quasi invisibile, ma non per questo meno bisognosa di essere esibita. Il volume abbraccia, tra gli altri, singolari aspetti della moda ai tempi della regina di Francia Maria Antonietta, proseguendo con lo studio degli abiti indossati durante il Terrore. Usi e costumi funerei all’epoca della regina Vittoria cedono il passo all’avvento del cinema e alla celebrazione dei nuovi miti. Infine si esaminano i repentini mutamenti della società e del suo gusto in fatto di vestiti durante il Futurismo, la guerra e la nascita del New Look, giungendo alle fogge delle tendenze pop e suburbane che hanno caratterizzato la seconda metà del Novecento.
Luciano Lapadula è uno storico della moda e del costume. È studioso di Antropologia sociale, Moda e Comunicazione, discipline che lo vedono coinvolto anche in qualità di insegnante. Ha collaborato tra gli altri con l’Unesco, con l’Università degli studi di Bari Aldo Moro, con produzioni cinematografiche, teatri italiani e altre realtà pubbliche e private. Esperto collezionista di abiti e accessori dal passato, è curatore di mostre in ambito internazionale.
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