La sintesi fra immaginario mitico-pagano e valori cristiani da Dante a Campana.
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In questo piccolo viaggio nella tradizione letteraria italiana, parlare del mito è dire di un infinito racconto dell’origine, di ciò che chiarifica e fonda. Un viaggio concentrato sui caratteri originali che il mito assume in alcuni punti di svolta di quella tradizione, dalle prime prove di Dante, Petrarca e Boccaccio fino ai “moderni”.
Esso punta a dare un’idea dell’originale sintesi fra immaginario mitico-pagano e valori cristiani che la “rinascenza” italiana per secoli ha offerto alla cultura europea, trasvalorandosi poi in senso razionalmente protomoderno (Vico) o nobilmente consolatorio (Foscolo).
Oltre la soglia della décadence, la fortuna invece toccherà alla vocazione prometeica del vitalismo dannunziano e, su tutt’altra via, al moderno intreccio fra inconscio e mito nell’immaginario orfico (Campana), dove Orfeo e Narciso sono sodali di una stessa renitenza agli ordini, evocante l’eternità del desiderio di rinascita come sfida all’incombere dell’apocalisse.
Claudia Maggialetti (Corato, 1996) svolge i suoi studi nell’équipe di ricerca del CUTAMC (Università degli Studi di Bari Aldo Moro) sui rapporti fra il mito e i linguaggi dell’arte e sulla genesi del modernismo letterario italiano.
Laura Villani (San Pietro Vernotico, 1989) è componente della giovane équipe di ricerca del corso di Rinascimento italiano del Dipartimento LELIA (Università degli Studi di Bari Aldo Moro) e ha orientato le sue indagini nei territori della letteratura italiana di Antico Regime e sulla fortuna del Rinascimento italiano in Europa.
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