Quando i bambini arrivano alla Scuola dell’Infanzia pensano che la conoscenza stia nella testa della maestra, che le risposte giuste le abbiano gli adulti e che a loro tocchi solo il compito di indovinarle, soprattutto se si tratta della lingua scritta. Andando avanti, scoprono invece che si può imparare dal gruppo, soprattutto discutendo insieme, dai libri, dai nuovi media, e che le cose che si apprendono diventano presto superate, perciò vanno sempre manipolate, impastate e rimodellate come fossero pongo o plastilina.
Volendo insegnare a leggere a Emilio, per prima cosa Rousseau si preoccupò di far nascere in lui il desiderio d’imparare a leggere.
Ecco quindi che il “gruppo dei grandi” di una Scuola dell’Infanzia, la “Amarillide” di Arzignano, può persino arrivare a realizzare un libro illustrato. E questo perché al suo interno c’è apertura, ci sono condizioni di accoglienza, c’è la voglia e la possibilità di fare assieme ai bambini, permettendo che s’intreccino tra loro le esperienze e i mondi di ciascuno.
E il risultato può essere, come in questo caso, sorprendente!