Recensione a “Quel che restò di una città” su LibroMondo

Recensione a “Quel che restò di una città” su LibroMondo

La recensione di Giuseppe Alessandro, studente di classe II dell’Istituto Tecnico Commerciale “Boselli-Alberti” di Savona, a Quel che restò di una città, di Antonio Rossano
La recensione è stata pubblicata sulla newsletter numero 2 di febbraio 2015 di “LibroMondo”, centro di documentazione su pace, ambiente, intercultura e cooperazione internazionale con sede a Savona. 

Quel che restò di una città
Antonio Rossano, Progedit 2008, pagg 128, euro 13.00

La Città di Bari, a causa di un misterioso cataclisma, rimane senza l’illuminazione solare e subisce come conseguenza politica una dittatura militare con a capo un certo Don Giacomino che impone agli abitanti suoi sfortunati “sudditi” un’alimentazione a base di un misterioso “unguento” ricavato da gatti e topi, cui gli abitanti danno strenuamente la caccia. Le salme dei defunti vengono depositate nel mare di Bari che, nel racconto, prende il nome di Superior. Si tratta evidentemente di una parodia del genere fanta-horror con notevole divagazione umoristiche.

Giuseppe Alessandro

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