Una nuova «governance» per Bari

Una nuova «governance» per Bari

Una nuova «governance» per Bari

Un testo scritto ad otto mani tra il sindaco in carica, Michele Emiliano, Roberto Lorusso, Mario Marchillo e Aniello De Padova traccia un primo bilancio ed illustra il sistema informatizzato che regola le scelte amministrative

BARI – Spesso le critiche sono state feroci. Impostare la Governance di una grande città secondo un metodo innovativo non è mai semplice. Se poi la città in questione è Bari, allora tutto si complica: perchè si è in quel Sud sempre un po’ più restio ai cambiamenti, perchè tutto sembra essere regolato dal «Pic’, maledit e subt’», che così mal si adatta ai sistemi più complessi, che nega le grandi visioni e i sogni che regalano le speranze. Più facile comportarsi come sempre. Il sindaco, gli assessori, i giri di potere, gli interessi, i giochi delle parti, destra, sinistra, i parenti, gli amici e i «lei non sa chi sono io».
Ma se il cambiamento è determinato da un sindaco come Michele Emiliano e dal suo «chiaccherato» consulente esterno Roberto Lorusso, allora il gioco si fa duro, tanto che a quasi due anni dall’insediamento della nuova Giunta comunale, solo i veri duri sono rimasti a giocare.

Due anni dove parole come «condivisione, decisioni partecipate, integrazione, collaborazione, creatività», hanno assunto significati forti per un «Metodo in Comune» che sta portando ad una Governance diversa.
Due anni per tracciare il primo bilancio non sono pochi, anche se ogni rivoluzione si limita a spargere semi che solo nel tempo si potrà vedere a cosa porteranno. Per ora i protagonisti hanno deciso di organizzare per iscritto quanto già fatto: ne è uscito «Per una città governabile – Bari: appunti di un Metodo in Comune» (edizione Progedit, 112 pagine, 12,00 euro), dove il sindaco in carica Michele Emiliano e Roberto Lorusso scrivono insieme a Mario Marchillo, dirigente dello staff Controllo di gestione del Comune, e Aniello De Padova, funzionario comunale presso lo staff Informatizzazione.
E già nella determinazione delle cariche di Marchillo e De Padova si può notare la prima novità, nella parola «staff». Non si fa più riferimento ad un sistema verticistico, quasi feudale dell’amministrazione, ma in modo più flessibile ad organizzazioni in staff, legate direttamente alla dirigenza non per semplice subalternità.
Un metodo applicato con successo in molte imprese e che ora si coniuga anche in un Comune come Bari. Il modello è impostato seguendo la lunga esperienza di Lorusso, sulla sua capacità di trarre il meglio dagli altri, unita alle possibilità informatiche di oggi.

«E’ bello poter sperare in un mondo in cui le idee non si brevettano, ma sono patrimonio dell’umanità», scrive Emiliano nel libro e sembra che racconti un sogno utopico, mentre ha appena introdotto un concretissimo software di gestione «GovernAzioni» che permette a lui ed il suo staff tutto, ma anche a semplici cittadini e gruppi locali, di interagire e valutare le proprie azioni di governo amministrativo.
GovernAzioni agisce come una sorta di «cruscotto di comando» dove è possibile tenere sotto controllo le varie funzioni del sistema-comune. Nasce dall’abilità informatica di Aniello De Padova, che nel testo lo illustra in molte delle sue funzioni. E’ un programma copyleft, cioè liberamente scaricabile dal sito del Comune di Bari (www.comune.bari.it), in modo da permettere a chiunque di interagire e condividere la Governance.
«Metodo in Comune e il suo risvolto tecnico GovernAzioni sono la testimonianza diretta che non sempre i principi finiscono per essere utopie – spiegano gli autori -. La città siamo noi».
Una città che non si limita alla sola area metropolitana di Bari, ma che si può allargare a dismisura. Una città che viene gestita come una impresa, non solo nel senso di generare profitto, ma nel coordinamento di strutture che prima tendevano a lavorare anche in contrapposizione, solo perchè non erano abituate a dialogare. GovernAzioni permette la condivisione per un cammino in comune, per una obbedienza partecipata, come in una azienda dove non ci sono dipendenti o impiegati, ma risorse umane.
Tra qualche anno si è curiosi di leggere, se mai sarà scritto, «Per una città governabile2», per capire se i semi hanno dato frutto.
Rita Schena

23/5/2006

Data: martedì 23 Maggio 2006
Fonte:
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Autore:
Rita Schena
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