Dialoghi, battute e freddure di turisti, studenti e pendolari
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13,00€
“Scusate, è qui il treno sotto per sotto?” “Devo passare il biglietto sotto il tornante?” “Ma nell’aeroporto, c’è un pianobar?” “Dove devo blaterare il biglietto?”
Sono alcune delle domande, tra il surreale e il comico, che il personale in servizio nell’infopoint della Bari Nord si è visto porre dai viaggiatori in questi anni di attività.
Dialoghi, battute e freddure, ma anche storie paradossali, sono qui raccolti per ridere: non di quanti, pendolari, studenti, gente comune, tutti i giorni affrontano un viaggio, ma con loro, magari per accompagnarli e allietarli lungo l’ennesimo tragitto in treno. Li abbiamo conditi con brevi racconti, ora umoristici, ora leggeri, ora più acuti.
L’intenzione è quella di ispirare una riflessione sui luoghi pubblici – di una stazione o di un aeroporto, appunto – spesso attraversati frettolosamente, ma non per questo meno degni di vissuto e identità.
Alessandra Nenna, 47 anni, laureata in Scienze della comunicazione, è giornalista pubblicista dal 2009. Suoi racconti sono pubblicati da Delos Books sulla rivista “Writers Magazine Italia” e nell’antologia 365 Racconti di Natale. Tre suoi contributi di fiction sono usciti nell’antologia Rapsodia (Roma 2020). Gestisce il blog “La penna di Nenna” (https://alessandranenna.weebly.com/).
Stefano Navarrini, nato a Milano nel 1957, ha passato molto tempo a veder dipingere il nonno Navarrino Navarrini nel suo studio alla Spezia. Forse lì è nata la sua propensione all’illustrazione e alla grafica. I primi lavori sono degli anni Ottanta come grafico e, poco dopo, anche come illustratore. E non ha ancora smesso. Tra le altre, ha realizzato illustrazioni per “il venerdì” e “Mercurio”, supplementi della “Repubblica”, per “Il Messaggero”, “La Stampa”, “Inside the Vatican” e perle agenzie Thomas Cook e Armando Testa (https://www.behance.net/stefanonav506e).
MONICA MASCIA –
Finalmente l’attesa è finita!!
Detto fatto: preso (direttamente dall’autrice, perché non volevo aspettare ) e prontamente letto, anzi, divorato!
Un toccasana per la mente e il cuore, soprattutto in questo grigio periodo, perché questo libro riesce a divertire e al tempo stesso ad emozionare.
Fiera di te amica mia! ❤️
P.s. Se non sapete cosa mettere sotto l’albero, adesso non avete più scuse
Mina –
Credo sia un piccolo prodotto necessario a questo periodo. Grazie
Nicola Centra (proprietario verificato) –
È quello di cui avevo bisogno..una lettura molto piacevole…leggera e divertente ma al tempo stesso riflessiva! Alessandra Nenna adesso aspettiamo il prossimo..!!
Gigi –
Sinceramente non sono un grande appassionato lettore di libri,pero obbiettivamente non potevo perdermi questa chicca… non è un mattone,anzi,un libro che divori con piacere in questo triste periodo, almeno ti dimentichi di tutti i pensieri ma soprattutto ti stampa un bel sorriso…Brava Alessandra quando il prossimo?
margherita lofrumento (proprietario verificato) –
carissima Alessandra in questo momento tragico per la vita di ogni giorno la lettura spensierata e a tratti riflessiva è come un susseguirsi di note che riscaldano il cuore. Mi è piaciuto molto il riferimento a Filomena che conosco bene ed è esattamente come dici tu: …. forse un giorno sparirà come accade nei film e nei libri che parlano di angeli che si personificano….. Margherita Lofrumento
annamaria –
L’ho trovato sincero e genuino, viaggiatori che ti hanno regalato un pezzo della loro vita, mi hanno fatto immaginare i loro paesi le loro usanze. Ho sentito il rumore delle rotaie sui binari, delle scale mobili, delle porte degli ascensori, il vociferare, i nasi puntati verso l’alto , per cercare il loro viaggio…è divertente, molto divertente, e tra le battute ci ho trovato quel sottile romanticismo che solo tu sai dare attraverso ” LA PENNA DI NENNA “.
Amelia –
Un libro in cui ogni capitolo ti avvolge , poi,in un attimo arrivi all’ultima pagina e dici : “ma come è già finito?!” Bé questo libro ha lo stesso effetto di quando bevi un buona bottiglia di vino dal gusto fruttato e dolce ,man mano che bevi non te ne accorgi che è finito …arrivo a dire ogni racconto di questo libro sprigiona dolcezza e sensibilità, che abbiamo anche vissuto perciò appena finisci di leggerlo ti lascia un sorriso e ti fa soffermare di più su quello che ci circonda . Grazie Alessandra per avermi fatto compagnia
Gennaro Nenna –
In un mondo dove la “Persona” viene messa in secondo piano rispetto a numeri e grafici su tutti i temi a disposizione della quotidianità, dove le famose “maschere pirandelliane” cedono il posto alle ancora più convenzionali colleghe “stereotipate”, Alessandra ha il coraggio di stravolgere il tutto, facendo uscire dagli schemi della routine il “singolo” che, a sua volta, si apre a considerazioni e confessioni che lo rendono per qualche secondo “umano”…
Immagino la stazione come un grande palcoscenico pieno di attori mascherati di nero vestiti, che si muovono alla rinfusa con fare concitato e, tra loro, una donnina tutta colorata che, in una sorta di gioco dalle caratteristiche prettamente simili a quanto sostenuto dal Pascoli nella sua poetica, ferma a turno ognuno di loro smascherandolo e rivelando al pubblico in sala il suo vero volto.
Nel libro si ride, si riflette, ci si rende conto di quanto è bello amare la gente…GRAZIE ALE, aspettiamo il prossimo!!!!
Mincuzzi Donata (proprietario verificato) –
Finito di leggere non una ma due volte….la prima volta l’ho letteralmente divorato, la seconda mi sono immersa in una lettura piu’ ponderata…E’ bellissimo tutto dalle pagine più divertenti a quelle più impegnative e che offrono spunti di riflessione. Bravissima Alessandra e complimenti un’ottima opera prima !!
Sara Del Bello (proprietario verificato) –
Un libro che si legge velocemente tra risate, spunti di riflessione e storie che ti commuovono. Un mix perfetto, dosato magistralmente dall’autrice. Una lettura che consiglio a tutti, magari proprio nel tempo di un viaggio in treno.
Nicoletta Picciariello –
Stiamo ridendo a crepapelle
Ma quante te ne capitano!
Io che sono stata una pendolare per anni capisco che sono tutte cose vere…
Ma di sicuro potresti farci uno spettacolo teatrale o altro
Mi piace davvero molto.. anche nelle parti più narrative e poetiche ..
Francesca –
Questo libro è stata una piccola coccola che ho trovato sotto l’albero di Natale. Ironico e riflessivo, una piacevole lettura che se da un lato ti fa ridere dall’altro ti fa anche riflettere sullo stato attuale delle cose.
Lavorare con la gente, parlo per esperienza personale, non è facile, bisogna lasciare da parte i propri pensieri, indossare sorriso e cortesia ed essere pronti davvero a tutto. Ed Alessandra lo racconta in modo eccezionale, ma soprattutto ha tirato fuori il meglio del meglio.
Un testo che consiglio per trascorrere delle ore davvero serene!
Rita Salonia –
Ho letto il tuo libro come se stessi bevendo un gustosissimo infuso: sorseggiando e assaporandone la fragranza. E credimi,nella mia vita di lettrice, mi capita solo quando sono completamente travolta dalle emozioni che mi trasmette ciò che leggo. Mi hai fatto ridere, commuovere ma soprattutto mi hai fatto riflettere. Dietro i tuoi racconti c’è la gente comune, ci siamo noi. La tua ironia ma anche la profonda umanità nel descrivere episodi di vita quotidiana che spesso ci passano inosservati. La tua “ penna” è fluida e arriva a destinazione. Questo mi insegna che un sogno lungamente inseguito può diventare realtà se trova il momento giusto in cui inserirsi e se il sognatore non ha mai smesso di sognare. Complimenti di cuore❤️❤️
Francesca –
Un piccolo ma grande libro, per sorridere ma anche per toccarvi dentro!
Alessandra scrive e racconta con grande senso dell ‘ironia, ma anche con il tatto e la sensibilità che la contraddistinguono.
Solo le anime belle sanno vedere al di là e tradurre per tutti nel modo a loro più congeniale, in questo caso la scrittura!!
È solo il primo passo!! ❤
Grazie Alessandra
Francesca
Paky –
Ho atteso mesi per riuscire a leggere il suo libro. Nominato e commentato per la sua facilità di lettura e soprattutto per l’ironia che mai come oggi è un toccasana in un momento molto delicato come la pandemia.
Alessandra è riuscita a catapultarci nel suo mondo facendoci diventare viaggiatori coi viaggiatori nella sua quotidianità lavorativa. Testimonianze di gente comune ed anche non che hanno preso il posto da protagonisti coloriti e capaci di emozionarci con aspetti sentimentali. A differenza di altri libri letti questo sono riuscita a leggerlo tutto d’un fiato. Storie brevi ma intese di significati.
Per quasi due ore ho staccato la spina immergendomi bel buon umore.
Brava Alessandra.. la tua penna è Magica. Tanti Auguri per il tuo futuro . A presto amica mia❗
Giovanna RELLA –
Mi sono accostata alla lettura di questo libro in cerca di leggerezza e umorismo. L’attesa non è stata vana, e anche se poco conoscevo l’autrice, avevo il sospetto che c’era altro…..
Accanto alle tante battute divertenti e vere, lentamente emerge una varietà di persone e personaggi che mostrano piccole e grandi verità del quotidiano, una umanità variegata che porta con sé semplici domande o richieste che spesso nascondono insicurezza e solitudine.
Non so se nell’intento della scrittrice ci fosse tutto questo, ma questo è quello che ha suscitato piacevolmente in me, in questo momento storico travagliato…..
Rino –
Ho letto “Scusi, il treno si prende dalla stazione?”, un libro che ho affrontato con spirito leggero; poiché mi aspettavo una raccolta di episodi e strafalcioni raccolti dall’autrice durante il suo lavoro.
Si, in effetti così è ma io ho letto altro. Nella sua scrittura ho visto la descrizione dell’italiano medio; quello ancora radicato alla propria terra e alle proprie origini (del resto la sua postazione lavorativa è posizionata in una città che è molto radicata alla sua terra, la Puglia), avremmo sicuramente visto un’altra descrizione se lei fossi stata in un hub aeroportuale internazionale, dove passano per lo più persone globalizzate e senza più radici profonde nella terra da dove provengono.
Questo specchio riflesso sulle nostre abitudini, sui comportamenti che denotano spesso la personalità della gente; come ad esempio quelle gentili, quelle timide, quelle arroganti e quelle sospettose mi ha fatto molto riflettere, per chi come me è un attento osservatore della indole e dei comportamenti della gente, perché da essi si apprendono tante cose. Ho compreso come spesso si dia poca importanza a chi come l’autrice Alessandra Nenna è a disposizione del proprio prossimo e spesso venga vista senza anima, quasi come loro siano complementi d’arredo o del servizio pagato e in dovere di fare o dire. Invece sono angeli custodi.
L’autrice descrive le tante persone incrociate in un giorno, che poi la vita allontana e vi divide, ma per qualche istante ella incrocia la vita di persone felici, arrabbiate, tristi, problematiche, serene da conoscere o da evitare nella propria vita.
Passano di lì, vicino a lei, scambiando una parola o uno sguardo e quando capita un sorriso.
Questo mi fa riflettere a quante esperienze di vita, nel bene o nel male, lei sfiori. Quante storie, quante situazioni che potrebbero essere a loro volta un piccolo libro, un racconto. Lei le ha concentrate con sapienza nel suo libro.
La raccolta di frasi è interrotta da brevi racconti, sono racconti che lasciano insegnamenti di vita. Ha percepito delle storie umane molto belle, difficili e ironiche.
Sono un fautore del fatto che bisogna avere la curiosità negli occhi di osservare i particolari, chissà quanti nei avrà visti e ne vedrà Alessandra. Quanti le sono sfuggiti. Con le sue capacità avrebbe mille storie da raccontare, ne sono certo.
Credo che nel suo lavoro, quello di approcciare gente che ha bisogno di un aiuto, di un consiglio o semplicemente di capire ella abbia così imparato a lasciare andare chi vuole andarsene, ad aiutare chi l’ascolta e mostra fiducia nelle sue parole.
Io sono andato un po’ oltre nel leggere questo libro, non so se sono io che ho trovato in alcuni passaggi, che possono sembrare racconti un po’ leggeri per alcuni lettori, delle situazioni profonde. Dove lei non hai voluto andare più in fondo per non rendere il testo troppo impegnativo, ma ho come l’impressione che potrebbe analizzare in profondità e con empatia molte situazioni umane che ha incontrato, vissuto.
Le persone normali vedono cose, quelle sopra la normalità vedono particolari che per lo più molti li reputano insignificanti.
Sono contento di averlo letto, davvero un bel libro di racconti e aneddoti di un mondo particolarmente frenetico e rapido nei suoi accadimenti.
Seguirò questa autrice, merita davvero.