Per valorizzare al meglio le caratteristiche individuali
Prezzo
28,00€
Un volume innovativo per la varietà di questioni che solleva, offrendo risposte che sono in linea con la più coraggiosa ricerca pedagogica. Nelle pagine non si pone la questione di integrare il soggetto disabile in un contesto di astratta normalità, che sovente si traduce in tensione accomodante verso l’uniformità. Si tratta piuttosto di valorizzare al meglio le caratteristiche individuali: escludendo qualunque modalità stereotipata di approccio alla pluralità di situazioni e di prestazioni che caratterizzano ogni essere umano e rimuovendo dal percorso educativo le condizioni negative. Nessuna persona, infatti, dovrebbe essere definita esclusivamente per sottrazione: non sa, non è in grado di fare, non può essere…; non è la carenza che dovrebbe contraddistinguere un profilo individuale: piuttosto la capacità di sentire, di comunicare, di agire, di pensare, secondo la peculiare modalità personale.
È dal positivo che si inaugura l’educazione, che non è poi altro che lo sviluppo dell’unità e dell’integralità di se stessi a partire dalle capacità unitarie e integrali che si possiedono e, quindi, a partire innanzitutto dall’accettazione globale di sé. La persona integrale è una miniera inesauribile di risorse e di energie, perciò mai rappresentata fino in fondo e una volta per sempre: per questo così sorprendente e generativa da affermarsi perfino quando i limiti e i condizionamenti sembrerebbero comprimerla in modo invincibile.
Il volume intende proporsi come un tassello culturale e scientifico nella costruzione e condivisione dell’obiettivo, richiamato recentemente dalla Strategia europea sulla disabilità 2010-2020: un rinnovato impegno per un’Europa senza barriere, «di mettere le persone con disabilità in condizione di esercitare tutti i loro diritti e di beneficiare di una piena partecipazione alla società e all’economia europea, in particolare mediante il mercato unico, attraverso gli otto ambiti d’azione principali individuati dalla Commissione europea: l’accessibilità, la partecipazione, l’uguaglianza, l’occupazione, l’istruzione e la formazione, la protezione sociale, la salute e le azioni esterne».
Saggi di
Anna Dipace, Sergio Gatto, Chiara Gemma, Pierpaolo Limone, Valeria Rossini, Antonia Rubini.
Giuseppe Elia è professore ordinario di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Scienze della formazione, psicologia, comunicazione dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari. Coordinatore del dottorato di ricerca in “Dinamiche formative ed educazione alla politica” dal 2011 al 2015, attualmente fa parte del collegio di dottorato in Scienze delle relazioni umane. Componente in diversi comitati scientifici di collane e riviste, ha condotto studi e ricerche sul versante storico-pedagogico, della valutazione, della formazione dei docenti e dirigenti scolastici, dell’integrazione dei soggetti disabili e delle problematiche di carattere istituzionale e socio-educativo. Revisore per la valutazione dei prodotti della ricerca VQR 2004/2010 e 2011-2014, dal 1 luglio 2013 coordina il corso di laurea in Scienze della formazione primaria. Fra le sue pubblicazioni più recenti: La complessità del sapere pedagogico tra tradizione e innovazione (Milano 2015); Le sfide sociali dell’educazione (Milano 2014); I giovani e l’educazione. Saggi di pedagogia (in coll., Milano 2012). Per Progedit ricordiamo Questioni di pedagogia speciale. Itinerari di ricerca, contesti di inclusione, problematiche educative (2012), A scuola di cittadinanza. Costruire saperi e valori etico-civili (2014), Prospettive di ricerca pedagogica (2016).