Ettore Catalano recensisce “Il rischio di Pensare. Scienza e paranormale in Rupert Sheldrake” di Paolo Calabrò

Ettore Catalano recensisce “Il rischio di Pensare. Scienza e paranormale in Rupert Sheldrake” di Paolo Calabrò

«Ieri sera ( ma anche un po’ durante la notte, perché gli anziani, oltre ad essere “improduttivi”, hanno anche il sonno un po’ difficile) stavo leggendo un interessantissimo libro nel quale Paolo Calabrò analizza il rapporto tra scienza e paranormale in Rupert Sheldrake, un intellettuale che ha molto scritto criticando i dogmi della scienza e le sue “illusioni”, muovendosi nel solco di chi è convinto che il grande valore della scienza stia, come metodo euristico, nella sua flessibilità e nella consapevolezza di essere limitata, flessibile, provvisoria. Anche un materialista come me, fedele alla “razionalità”, è tuttavia consapevole della differenza tra “modello interpretativo” e “conoscenza: ho avuto una severa scuola di metodologia critico-materialistica, ma la mia pratica del linguaggio teatrale mi ha anche insegnato, come diceva Shakespeare, che ci sono davvero tra cielo e terra più cose di quanto ogni filosofia possa credere. Leggere questo libro, devo dirlo chiaramente, mi ha non poco intrigato, anche se le teorie di Sheldrake sulle potenzialità della mente umana spesso mi risultano ardue da comprendere ( sono, pur sempre, un letterato-teatrante!). Buona lettura, amiche e amici e fatemi avere le vostre opinioni, se volete.

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