Recensione di Stefania Gaviglio a Un vuoto nella pancia. Lettera a una maestra di Francesca Sivo, con ill. a colori di Aurelia Leone. 

La recensione è apparsa, corredata da una ricca galleria fotografica, sul bookblog Ti racconto un libro per bambini

DALLA PANCIA AL CUORE

Finalmente è arrivato il weekend! 😊
Il libro di cui vi parlo oggi non l’ho cercato ma è lui che ha trovato me, ed io credo nelle coincidenze… vuole, o meglio DEVE, essere raccontato: “Un vuoto in pancia. Lettera a una maestra” di Francesca Sivo ed illustrato da Aurelia Leone per Progedit.

CARA MAESTRA 
“Maestra, vieni qui. Siediti vicino a me. È una bella giornata di sole, ma io non voglio andare in cortile a giocare. Stai qui vicino a me, maestra. Per favore, non te ne andare. Ti voglio raccontare”.

Inizia così la storia di una bambina che racconta il suo vissuto di figlia adottiva: con una metafora su due gattini seguìta poi dal peso, la confusione, i pensieri ed i ricordi sospesi tra passato e presente. Vite diverse ma entrambe coi loro PIENI e i loro VUOTI… 
Pesano le MANCANZE di non saperne di più sulle prime tappe dell’infanzia: se è nata di giorno o di notte, quando sono stati mossi i primi passettini, la nascita del primo dentino, il primo giocattolo… il senso di SEPARAZIONE e la NOSTALGIA per un paese che non è più il suo ma c’è la consapevolezza forte di ciò che si è raggiunto: LA FAMIGLIA!
Dalle cicatrici possono nascere RICAMI D’AMORE anche bellissimi, come le dice la mamma: basta provare a intrecciare le nostre storie e il nostro dolore. ❤️

Un libro magnifico, con copertina flessibile, che arriva dritto dalla pancia al cuore di chi lo legge, una finestra sulle emozioni di chi ha vissuto l’esperienza dell’ADOZIONE, narrata dall’autrice con un linguaggio semplice ed essenziale che colpisce e fa riflettere… un valido supporto a tutti coloro che hanno vissuto questa esperienza da protagonisti e che cercano le parole giuste per elaborarla. 
Belle anche le illustrazioni che nella loro semplicità enfatizzano la profondità della storia e ne sottolineano le emozioni descritte.
Da leggere tutto d’un fiato insomma, e con le lacrime agli occhi.
Davvero splendido 🔝🔝🔝