Le nostre proposte per Libriamoci

Le nostre proposte per Libriamoci

I giorni dal 24 al 29 ottobre sono stati scelti dal MiBACT e dal Miur per la terza edizione del progetto “Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole”. In ogni scuola, di qualsiasi ordine e grado, si organizzeranno in quei giorni incontri di LETTURA AD ALTA VOCE.

Cogliamo l’occasione per proporvi una serie di titoli adeguati al tema principale della manifestazione, la legalità, e di un titolo inerente il V centenario della prima pubblicazione dell’Orlando Furioso.

Inoltre, cliccando a questo link, è possibile visionare tutti i nostri titoli per bambini e ragazzi, dalla scuola prima sino alla scuola superiore. 

I nostri autori sono disponibili a partecipare a iniziative e presentazioni contattando l’ufficio stampa all’indirizzo ufficiostampa@progedit.com 

 

Janusz Korczak

Re Matteuccio I

il Re bambino

Illustrazioni di Massimiliano Di Lauro
Prefazione di Daniela Dato
a cura di Barbara De Serio
Collana: Briciole
Edizione: 2014, pp. 52
ISBN/ISSN: 978-88-6194-210-3

 

 

Il libro

In una edizione rivista e illustrata per i bambini, la storia di Re Matteuccio, il Re bambino.
È una storia che ogni bambino vorrebbe raccontare. Un bambino che diventa Re prima del previsto e contro la sua volontà e che pian piano si riconosce in questo ruolo perché vede nella prematura ascesa al trono uno strumento di riscatto sociale a favore dei bambini, soprattutto di quelli meno fortunati, dei cui bisogni e diritti intende farsi portavoce.
“Il Re non è semplicemente colui che porta la corona, ma colui che è degno di portarla perché è in grado di garantire la felicità al suo popolo” scrive Korczak per bocca del protagonista principale del suo romanzo. Ed è a partire da questa consapevolezza che Re Matteuccio comincia ad avviare riforme nel rispetto dei diritti delle fasce più deboli della popolazione, con particolare riferimento ai bambini.
Altrove si è detto che questo romanzo di Korczak è un inno al potere di trasformazione del mondo e al rinnovamento dell’umanità attraverso l’unione e la solidarietà, che i bambini ancora conservano e coltivano per la finezza dei sentimenti.
Un libro pensato come avrebbe voluto Janusz Korczak solo per i bambini, con testi semplificati e rivisti, illustrazioni che danno all’immagine un potere formativo di alto livello. Per dar forma al suggerimento con cui l’autore apre la versione integrale del suo romanzo: “gli adulti non dovrebbero leggere il mio romanzo perché alcuni capitoli non sono stati scritti per loro, per cui non ne capirebbero il senso e ne riderebbero. Però se vogliono leggerlo ci provino pure. Agli adulti non si può proibire qualcosa perché non obbedirebbero. E chi si permetterebbe mai di farlo?”.
Perciò ecco a voi, cari bambini, un libro solo per voi… e per gli adulti che vorranno provarci!

 

L’autore

Janusz Korczak (1878-1942), medico, pedagogista, pubblicista, scrittore, militante sociale polacco di origine ebraica, dedicò la sua vita alla lotta a favore dei diritti del bambino.
La mattina del 5 agosto 1942 fu deportato nel campo di sterminio di Treblinka insieme a tutti i bambini ospiti dell’orfanotrofio ebraico del Ghetto di Varsavia. Messo nelle condizioni di essere sottratto a quel destino, si rifiutò di abbandonare i suoi bambini. Nel 1923 diede vita ai suoi due romanzi “Re Matteuccio I” (di cui la prima parte è edita in Italia) e “Re Matteuccio sull’Isola deserta”.
Successivamente, nel 1929, pubblicò le sue opere più famose: “Come amare il bambino” e “Il diritto del bambino al rispetto”. Scritto nel 1942, periodo di permanenza nel Campo di sterminio di Treblinka, “Diario dal ghetto” fu pubblicato postumo nel 1958.

Massimiliano di Lauro nel 2012 ha pubblicato il suo primo albo illustrato, “Mi primer viaje”, per la casa editrice OQO Editora (tradotto in spagnolo, galliego, italiano, francese e portoghese). Ha vinto il Premio speciale della giuria del concorso Lucca Junior 2012 e 2013 e il Premio per l’originalità iconica del concorso Syria Poletti 2013.

 

Il curatore

Barbara De Serio è ricercatrice di Storia della pedagogia presso l’Università degli Studi di Foggia, dove insegna Storia dei processi educativi e formativi. Tra i suoi interessi di studio si segnalano quelli di storia, letteratura e pedagogia dell’infanzia.

Daniela Dato è ricercatrice di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi di Foggia, dove insegna Pedagogia del lavoro. Tra i suoi interessi di studio si segnalano quelli di pedagogia delle emozioni e della narrazione.

 


Maria Luisa Sgobba

Bullo Macigno

 

Illustrazioni di Chiara Gobbo
Collana: Briciole
Edizione: 2014, pp. 40
ISBN/ISSN: 978-88-6194-232-5

 

 

Il libro

Bullo Macigno è un bambino fuori misura. La sua mole e, ancor più, la sua educazione, lo portano a prevaricare sugli altri bambini. I suoi comportamenti finiscono per fargli guadagnare sia quel nome che l’emarginazione. Tutti gli abitanti del villaggio lo scansano e lui risponde aumentando capricci, proteste e minacce.
Le risate, l’amicizia e il gioco di squadra degli altri bambini, però, lo conquistano a tal punto che Bullo troverà il modo per farsi accettare, imparando il linguaggio e le regole della convivenza. Anche i bambini smetteranno di aver paura di quel coetaneo gigante e lo aiuteranno a tirar fuori, dal bullo che era, l’amico che voleva essere.
È il dono di questa filastrocca, “dedicata ai bambini ma certamente – come scrive don Claudio Burgio – destinata agli adulti e a tutti quelli che non si sottraggono all’impegno e alla gioia dell’educare”.

 

L’autore

Maria Luisa Sgobba, nata a Bari, dal 1997 è giornalista Mediaset. Ha collaborato con radio e settimanali a diffusione nazionale prima di raccontare storie e avvenimenti dalla sua Puglia per il Tg5. Da bambina, a chiunque glielo chiedesse, diceva che sarebbe diventata giornalista e che avrebbe avuto sette figli. Il primo sogno lo ha realizzato, il secondo per meno di 1/3, ma si ritiene soddisfatta. Bullo Macigno è un personaggio massiccio che ricorreva spesso nei racconti serali ai suoi bambini. Per gioco, la sua storia è stata trascritta in rima, una storia di conquiste: amicizia, crescita e gioco, capaci di smontare solitudine e sopraffazione.

Chiara Gobbo nasce nel 1979 in provincia di Torino. Illustratrice a tempo pieno, ha collaborato con diverse case editrici italiane e ottenuto riconoscimenti in concorsi di illustrazione nazionali e internazionali. Per i nostri tipi, ha disegnato il volume di Anna Baccelliere, I grandi non capiscono mai niente. I bambini ci spiegano la vita. Il suo sito: www.chiaragobbo.blogspot.com

 


Riccardo Di Leva

Largo Gelso n. 21

 

Collana: Lunari
Edizione: 2016, pp. 232
ISBN/ISSN: 978-88-6194-292-9

 

 

Il libro

La storia di Polignano a Mare, piccolo paesino del profondo Sud d’Italia in provincia di Bari, è raccontata attraverso la voce narrante del protagonista.
Figlio di padre napoletano e di madre polignanese, Riccardo muove dal ricordo dei suoi genitori per introdurre gradualmente il lettore alle vicende di una parte d’Italia che, nell’immediato dopoguerra, si scopre pervasa da una voglia di rinascita senza, però, rinunciare ai propri usi e costumi.
La storia si snoda per le vie di un paese un po’ atipico rispetto allo stereotipo dei piccoli centri del Sud Italia, scandito dal susseguirsi di tanti piccoli e significativi momenti di vita nei quali si innestano personaggi reali o immaginari. Con le loro vicende e i loro dialoghi (spesso dialettali), conducono il lettore alla conoscenza degli umori e delle abitudini della popolazione locale.
Man mano che il protagonista cresce, la trama del libro si innesta nei nuovi momenti storici, impreziosendo il racconto con gli eventi più importanti e significativi accaduti in quegli anni nel piccolo paese.
La storia si conclude alla fine degli anni Settanta quando Riccardo, all’età di diciannove anni, consegue il diploma di maturità e, con una certa apprensione, fa il suo ingresso ufficiale nel mondo degli adulti.

 

L’autore

Riccardo Di Leva nasce a Polignano a Mare (BA) il 7/1/1961, si diploma al Liceo Scientifico Sante Simone di Conversano e, successivamente, si laurea in Geologia presso l’Università degli Studi di Bari. Impiegato presso l’Agenzia delle Entrate, non tralascia la passione per le scienze in generale, intrattenendo una collaborazione attiva da vent’anni con il gruppo editoriale Umanesimo della Pietra di Martina Franca, sulle cui riviste «Riflessioni» e «Verde» pubblica numerosi articoli scientifici di carattere geologico. Attiva anche la sua partecipazione a convegni e conferenze in qualità di divulgatore scientifico-ambientale, come pure la sua disponibilità verso le attività didattiche delle scuole. Questo è il suo primo libro da narratore.

 


Grazia Alfieri Tarentino

Ultima notte di confidenze

 

Collana: Iris
Edizione: 2014, pp. 152
ISBN/ISSN: 978-88-6194-240-0

 

 

Il libro

Oratina, piccola donna, all’apparenza fragile e sola, ha affrontato le ostilità di una vita travagliata con determinatezza e voglia di riscatto.
Nella veglia al marito morto, la notte sacra in cui l’Addolorata va alla ricerca del Figlio e tutta Taranto prega, la piccola donna trova il coraggio di confidare gioie e dolori all’uomo che, pur legato dal vincolo del matrimonio, è stato in realtà un marito di parvenza.
Un ragazzo mai diventato uomo, che ha subìto lo stravolgimento del Fascismo e della guerra, facendosi trasportare dagli eventi con il solo obiettivo di salvare se stesso, e ha continuato, dopo, a vivere alla giornata in una filosofia di vita priva di scrupoli e doveri.
Alla veglia, condotta secondo canoni di comportamento secolari, partecipa una piccola corte dei miracoli: donne invasate d’amore per il Duce, traffichini perditempo, fattucchiere, mammane, levatrici, donne che sognano un destino diverso per le figlie, donne rassegnate a non avere futuro e che accettano le violenze familiari come un fatto scontato.
Il racconto è ambientato in una città di mare e quindi di conquista, la cui parte antica è ciò che rimane a testimoniare presenze diverse e culture diverse e, nei suoi abitanti, tratti fisici che riportano ai conquistatori svevi, francesi e spagnoli approdati al suo porto. L’arco di tempo va dalla prima guerra mondiale, la nascita del Fascio e la dittatura, la seconda guerra mondiale con lo strascico delle miserie e dei lutti in ogni famiglia, la presenza sgradita e contraddittoria delle truppe tedesche fino al settembre 1943, e quella, non meno sgradita e deleteria, delle truppe alleate inglesi e francesi, fino alla rinascita del dopoguerra e alla conquista del voto da parte delle donne.

Una nuova collana

Iris è la nuova collana di letteratura al femminile, che racconta la vita e la forza delle donne di oggi e di sempre. Protagoniste, dirette ed indirette, le donne con le loro storie, le loro emozioni, il loro coraggio. I temi riguardano essenzialmente la vita, la morte ed i sentimenti: momenti cruciali dell’esistenza delle donne e non solo. L’amore, l’amicizia, il dolore, la malattia, l’incedere inesorabile del tempo. Le cicatrici, la forza e la voglia di vivere. Le cinque storie già uscite: in Tacco 12 una donna racconta alla figlia come si combatte un male terribile, la sclerodermia, con la “normalità” di una vita fatta di impegno, di lavoro e di relazioni; si chiama Macolé la protagonista del romanzo omonimo, una giovane che si riscatta con un delicato amore da un terribile marchio di violenza impresso nei ricordi della sua giovinezza; in Non mi senti una donna matura induce i due fratelli ad abbracciare un percorso di scandaglio interiore per aiutare il padre affetto da Alzheimer; in Come il rombo di una Harley protagonista ancora una giovane, invischiata in un esilarante “triangolo”: lei, lui e… l’altra, una mitica Harley Davidson; in Ultima notte di confidenze Oratina, nella veglia al marito morto, trova il coraggio di confidare gioie e dolori all’uomo che è stato in realtà un marito di parvenza; Le donne di don Salvo racconta le vicende di quattro donne dalle storie annebbiate, confuse, in bilico tra bene e male, tra odio e amore.

 

L’autore

Grazia Alfieri Tarentino è nata a Tripoli di Libia da famiglia piemontese. Cresciuta in Liguria, si è laureata in Pedagogia e ha completato gli studi di Psicologia presso l’Università Cattolica di Milano. Vive da molti anni a Taranto, dove ha insegnato Psicologia e Sociologia in un istituto superiore, ha svolto attività di informazione culturale presso quotidiani pugliesi. Iscritta all’Albo dei Giornalisti, per sette anni è stata consigliere onorario di Corte d’Appello del Tribunale di Lecce, sezione Minori. È al terzo lavoro di scrittura creativa.

 


 

 

a cura di Pietro Battipede

Io non ho più paura

Violenza: intuire per reagire
Nuova edizione riveduta e ampliata

Collana: Reti
Edizione: 2016, pp. 136
ISBN/ISSN: 978-88-6194-286-8

 

Saggi di Andrea Carnimeo, Maria Grazia D’Ecclessis, Francisco Gnisci Bruno, Antonio La Scala, Roberto Loizzo, Marcella Montemurno

Il libro

Il volume collettaneo “Io non ho più paura” vuole rappresentare un utile strumento per quanti sono stati, sono o potranno risultare vittime di qualsiasi forma di violenza fisica e psicologica, economica e sessuale, in particolare di quello che oggi viene definito “stalking”. Sul fenomeno e le sue cause gli autori, esperti nel campo della criminologia o della psicologia, non vogliono proporre nuove analisi, né indurre giustificazioni, né ancora invogliare a riflessioni e considerazioni e poi proporre rimedi o suggerimenti. Semmai, ci guidano in un percorso totalmente diverso: andare nel profondo e alle radici stesse della violenza in un religioso silenzio, anatomizzando il fenomeno per riequilibrare situazioni di disagio, incertezze e malesseri personali. “Capire per reagire” è una terapia che certo non evita di essere vittime, ma può trasmettere, a seconda dei casi, quella fiducia ed energia necessarie e sufficienti per contrastare forme di “dominio e potere”.

 

 

Il curatore


Pietro Battipede
(Bari, 1956), vice questore della Polizia di Stato, ha scritto diversi romanzi giallo-polizieschi per ragazzi dai contenuti altamente sociali ed educativi, nei quali la trama si sposa con le tematiche dell’educazione alla legalità. Ricordiamo in particolare quelli delle collane “Mark il piccolo detective” (Secop Edizioni) e “Le indagini del giovane Pallock” (Curcio Editore). È anche autore di noir e thriller, tra cui Ingiustizia sotto pelle (Secop 2008), La città degli ultimi (Palomar 2009), L’ultima risonanza (Falzea 2010), Il colore nero del limone (Secop 2012), Colpevole di omicidio futuro (Il Grillo Editore 2014), Una Storia diversa (Edizioni Fasidiluna 2014). Ha inoltre firmato numerosi saggi giuridici. 

Andrea Carnimeo (Bari, 1965), laureato in Scienze dell’Informazione con indirizzo Applicativo, nel 2004 ha conseguito la laurea specialistica in Informatica. È un Certified Oracle Database Administrator ed ha ottenuto nel 2010 il Diploma di Alta Formazione in Criminologia Generale Minorile e Penitenziaria. Ha lavorato presso aziende private nel campo industriale ed aerospaziale. Nel 2000 è diventato funzionario civile del ministero della Giustizia presso il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria di Roma e, dal 2003, è direttore tecnico della Polizia di Stato e si occupa principalmente di sicurezza informatica e di accertamenti tecnici e/o peritali.   

Antonio La Scala, iscritto all’Ordine degli avvocati di Bari, è specializzato in Diritto penale della Pubblica Amministrazione e Diritto penale dell’impresa. Docente a contratto di numerose discipline presso la LUM Libera Università Mediterranea Jean Monnet di Casamassima (Bari) e in altre università, è impegnato nell’attività professionale e pubblicistica. Ricopre l’incarico di presidente nazionale dell’Associazione Penelope Italia Onlus, che si occupa delle famiglie e dei parenti delle persone scomparse.

Roberto Loizzo (Bari, 1984), avvocato penalista e criminologo forense, si occupa in particolare di criminalità e minori, di criminalità informatica, reati nel web, diritto d’autore in rete e norme generali in materia di stampa. È stato docente presso il Master Universitario di I e II livello in Criminologia Sociale alla PST-BIC di Livorno per l’anno accademico 2011-2012. Collabora con diverse testate giornalistiche online.

Marcella Montemurno, psicologa-psicoterapeuta sistemico-relazionale, esperta in Psicologia giuridica, è giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Bari e mediatore professionale, consulente tecnico di ufficio presso il Tribunale ordinario di Matera. Si occupa da vari anni dei problemi della coppia. Formatore in enti privati e pubblici, ha pubblicato vari articoli in ambito psico-giuridico, partecipando come relatore a diversi convegni. 

 


Leonardo Rinella

Dieci anni di mafia a Bari e dintorni

Dal Conte Ugolino al Canto del Cigno Nuova edizione con Appendice

Collana: Reti
Edizione: 2015, pp. 116
ISBN/ISSN: 978-88-8855-030-5

 

 

Il libro

La nuova edizione con Appendice.

Il sangue scorre nel capoluogo pugliese ma una leggerezza e indifferenza levantine, quando non l’omertà, inducono alcuni a continuare a negare, o a sottovalutare, l”esistenza a Bari di una criminalità di tipo mafioso. In questo clima di recrudescenza, da un lato, e di feroce dibattito, dall’altro, appare interessante la testimonianza di un magistrato come Leonardo Rinella il quale ha condotto con successo, tra le numerose altre, due indagini, “Conte Ugolino” e “Canto del Cigno”, che dal 1994 al 2002 hanno messo a fuoco per la prima volta e in modo inequivocabile il fenomeno mafioso in Terra di Bari. Le vicende, ricostruite in modo rigoroso e incontrovertibile, vengono raccontate non solo attraverso i ricordi del giudice, ma anche attraverso documenti processuali e registrazioni ambientali. È proprio da una registrazione ambientale, riportata quasi integralmente, che conosciamo per la prima volta il rituale di affiliazione all’”onorata società”.

 

L’autore

Leonardo Rinella (Bari 1937) è stato magistrato fino al 2000. Autore di numerose monografie giuridiche in tema di armi, stupefacenti e polizia giudiziaria, nonchè di articoli apparsi su riviste giuridiche specializzate, ha scritto tre volumi sulle sue esperienze in magistratura: Retrocessioni (1994), Pedalando senza scorta (Bari 1996) e Scrivo…quindi sono (2001).
Pubblicista, ha collaborato con numerosi quotidiani.

 


Leonardo Rinella

Il piccolo cittadino

 

Illustrazioni di Michele Barone
Collana: Briciole
Edizione: 2016, pp. 84 con ill. in b/n
ISBN/ISSN: 978-88-6194-305-6

 

 

Il libro

Che cosa è la legalità? E come ci si educa alla legalità? Che cosa sono le leggi? E i diritti? E i doveri? Quanti di noi, giorno dopo giorno, si sono sentiti rivolgere queste domande da un bambino? E sono stati colti dal dubbio o dalla incapacità di rispondere in maniera chiara e appropriata?
Non è semplice infatti saper descrivere le regole che fondano la nostra società e la convivenza, in un intreccio di azioni che caratterizzano la nostra vita. Non è semplice soprattutto oggi che alcuni valori e princìpi appaiono aver perso la forza imperativa che negli anni li aveva resi i punti di orientamento del nostro vivere.
Il libro nasce da queste esigenze concrete di educazione e conoscenza, che si parano sempre più alla intelligenza e coscienza dei genitori ed educatori. Ma risponde agli interrogativi non in maniera barbosa e pedante, bensì quasi come in un gioco.
Un nonno speciale, che per una vita ha amministrato la giustizia, e un nipote altrettanto speciale per la sua sete di conoscenza, chiacchierano amabilmente su temi come la legalità, i diritti e doveri, i reati e le pene, sulle istituzioni e gli organi che regolano la convivenza, su simboli come la bandiera o l’inno nazionale. Alla fine della chiacchierata ne escono entrambi rafforzati sui temi che hanno discusso e sulle loro convinzioni, sulla ferma volontà di voler e poter essere dei bravi cittadini.

 

L’autore

Leonardo Rinella (Bari 1937) è stato magistrato fino al 2000. Autore di monografie giuridiche e di numerosi saggi, ricordiamo in particolare, per i nostri tipi, Il processo a Gesù (2004), Un nodo da sciogliere (2006), i più volte ristampati La Costituzione della Repubblica italiana (2009) e Dieci anni di mafia a Bari e dintorni (2015, nuova ed.), e Il processo penale al tempo del pretore. Breviario di diritto processuale comparato fra il codice “fascista” del 1930 e quello “garantista” del 1989 (2016).

Michele Barone (Bari 1992) inizia la sua attività come illustratore nel 2012 realizzando tavole per Le avventure di Cesarino nel campo dei miracoli e successivamente per Il Cantasogni (2014), entrambi pubblicati per i nostri tipi. Collabora alla colorazione della fiaba Nel mondo incantato con Emma e Mattia (Genova 2014). Nel 2016 realizza copertine e tavole per il mensile «Narcomafie».

 


Andrea Biscaro

Mal di Terra

Illustrazioni di Carmela Leuzzi

Collana: Briciole
Edizione: 2013, pp. 96
ISBN/ISSN: 978-88-6194-168-7

 

 

Il libro

Cinque storie nere per raccontare ai ragazzi il “Mal di Terra”: inquinamento, disastri ambientali, ecomafia. C’è la piccola e precoce Matilda alle prese con una pianta mostruosa nata su una discarica. C’è il marinaio H.P. Love che, a causa dell’ennesima guerra per il petrolio, dovrà affrontare una leggendaria creatura marina, il terribile Kraken. C’è il silenzioso operaio che lavora in un’industria di pesticidi: come mai da qualche giorno la fabbrica è vuota? E chi sono i due misteriosi uomini dal volto scarnificato che confabulano di un’esplosione? C’è il ragazzino che per piacere di più ai suoi amici inizia a fumare… Ma una cosa lassù in soffitta forse gli farà cambiare idea: sono fantasmi?! E poi c’è lo spazzino Sasà che dovrà vedersela con un paio di ali e nientepopodimeno che con un angelo caduto! Cinque racconti sospesi tra horror e fantasy per sensibilizzare i giovani lettori – ma non solo loro – al rispetto e all’educazione per l’ambiente.

 

L’autore

Andrea Biscaro, nato a Ferrara nel 1979, si divide tra l’Isola del Giglio e Varazze. Romanziere, cantautore, scrittore per ragazzi, è stato definito dalla critica una delle voci più interessanti e poliedriche della scena letteraria italiana. Tra le numerose pubblicazioni, ricordiamo: “Giraluna e altre storie” (Passepartout, 2009, con Prefazione di Roberto Piumini), “Ecnon” (Coccole&Caccole, 2010), il bestseller “Nerone. Il fuoco di Roma” (Castelvecchi, 2011; Lit, 2012) e il libro-cd “Ballate della notte scura” (Squilibri, 2013), scritto a quattro mani con Tiziano Sclavi, il celebre creatore di Dylan Dog. Carmela Leuzzi, insegnante e illustratrice, ama disegnare e leggere, scrivere e raccontare storie per bambini. Ha pubblicato: “Castel del Monte: un tesoro da scoprire” (Mario Adda Editore, 2003), “Il cappello del faggio saggio” (Mario Adda Editore, 2009), “La coccinella Madame la desiderosa” (Mario Adda Editore, 2009), “Sole e la Speranza” (Edizioni Arka, 2010), “Le avventure di Tommy Lay: il segreto di Eugenio”di Pietro Battipede (Edizioni Secop, 2011), “La stanza di vetro” (Mario Adda Editore, 2012).

 


Laura Zavatta

Macolé

Licenza di vivere

Collana: Iris
Edizione: 2014, pp. 204
ISBN/ISSN: 978-88-6194-212-7

 

 

Il libro

Una storia in cui si mescolano amore, violenza, amicizia, malavita…
Macolé è una semplice ragazza di Orsara che, all’età di diciassette anni, subisce uno stupro in discoteca e per dimenticare e sfuggire alla rabbia del padre va a vivere a Lucera. Il suo tragitto di vita incrocia quello di Babu, il suo amico di colore, emigrato dalla Nigeria, sbarcato sano e salvo sull’isola di Lampedusa e ingaggiato come bracciante da un latifondista del Tavoliere delle Puglie.
La giovane donna si ritrova invischiata, erroneamente, in un losco traffico di armi e di rifiuti tossici collegato con la pirateria somala dell’Oceano Indiano. Le peripezie in cui rimarrà coinvolta, in una spedizione voluta da un magistrato che cerca di stanare un influente personaggio italiano coinvolto nel grosso intrigo internazionale, andranno a intrecciarsi pericolosamente con la brutta vicenda del suo passato che le ha segnato in modo grave la vita. Salvarsi da situazioni estreme, avendo tutto il mondo contro, non sarà per lei impresa facile.

Una nuova collana

Iris è la nuova collana di letteratura al femminile, che racconta la vita e la forza delle donne di oggi e di sempre. Protagoniste, dirette ed indirette, le donne con le loro storie, le loro emozioni, il loro coraggio. I temi riguardano essenzialmente la vita, la morte ed i sentimenti: momenti cruciali dell’esistenza delle donne e non solo. L’amore, l’amicizia, il dolore, la malattia, l’incedere inesorabile del tempo. Le cicatrici, la forza e la voglia di vivere. Le cinque storie già uscite: in Tacco 12 una donna racconta alla figlia come si combatte un male terribile, la sclerodermia, con la “normalità” di una vita fatta di impegno, di lavoro e di relazioni; si chiama Macolé la protagonista del romanzo omonimo, una giovane che si riscatta con un delicato amore da un terribile marchio di violenza impresso nei ricordi della sua giovinezza; in Non mi senti una donna matura induce i due fratelli ad abbracciare un percorso di scandaglio interiore per aiutare il padre affetto da Alzheimer; in Come il rombo di una Harley protagonista ancora una giovane, invischiata in un esilarante “triangolo”: lei, lui e… l’altra, una mitica Harley Davidson; in Ultima notte di confidenze Oratina, nella veglia al marito morto, trova il coraggio di confidare gioie e dolori all’uomo che è stato in realtà un marito di parvenza; Le donne di don Salvo racconta le vicende di quattro donne dalle storie annebbiate, confuse, in bilico tra bene e male, tra odio e amore.

 

L’autore

Laura Zavatta è pugliese, nata a Foggia nel 1962, e insegna Filosofia del Diritto all’Università degli studi del Sannio. Ha scritto e pubblicato saggi e monografie a stampo scientifico, tra cui: “La pena tra espiare e redimere nella filosofia giuridica di Ugo Spirito” (Edizioni Scientifiche Italiane, 2005); “Colpa, pena e presagi d’amore nell’Umwertung di Nietzsche” (Edizioni Scientifiche Italiane, 2007); “Pena e giustizia nel concetto hartiano di diritto” (Edizioni Scientifiche Italiane, 2011); “Paradigmi di salvezza nella crisi della modernità” (Giuffrè, 2014).

 


a cura di Leonardo Rinella

La Costituzione
della Repubblica Italiana

 

Collana: Strumenti
Edizione: 2009, pp. 64
ISBN/ISSN: 978-88-6194-059-8

 

 

Il libro

“La Costituzione su ogni cattedra, in ogni casa”. Nei momenti di smarrimento del paese, la Costituzione della Repubblica italiana è la stella polare, che può orientare la vita civile e il dibattito sul futuro della nazione. Non passa giorno che non venga richiamata, tanto da averla reintrodotta anche nei programmi scolastici nella forma dell’educazione civica. Ma che cosa è la Costituzione? Come è articolata? Quali sono i suoi dettati principali e imprescindibili? Con l’ausilio di un ex magistrato, forte della sua quarantennale esperienza, ripercorriamo articolo per articolo la Carta costituzionale. 

 

Il curatore

Leonardo Rinella (Bari 1937) è stato magistrato fino al 2000. Autore di numerose monografie giuridiche in tema di armi, stupefacenti e polizia giudiziaria, nonché di articoli apparsi su riviste giuridiche specializzate, ha scritto tre volumi sulle sue esperienze in magistratura: “Retrocessioni” (1994), “Pedalando senza scorta” (Bari 1996) e “Scrivo…quindi sono” (2001). Per i nostri tipi ricordiamo “Dieci anni di mafia a Bari e dintorni. Dal Conte Ugolino al Canto del cigno” (2006), “Il processo a Gesù. Un processo ingiusto in violazione dei diritti fondamentali dell’uomo” (2004). “Un nodo da sciogliere” (2006), il giallo della scomparsa di una bambina.

 


 

Giovanna Scianatico

Storia e follia nel “Furioso”

 

Collana: Incroci e percorsi di lingue e letterature
Edizione: 2014, pp. 132
ISBN/ISSN: 978-88-6194-242-4

 

 

Il libro

L’autrice ha qui riunito i suoi saggi ariosteschi di approfondimento di un testo leggibile secondo diversi percorsi di lettura, proponendone un’innovativa interpretazione.
Sotto l’aurea celebrazione di un mondo cavalleresco al tramonto, dietro la musicalità del ritmo delle ottave, dietro il piacere del testo e il gioco di un immaginario sfrenato, la tessitura organica e ben strutturata dell’Orlando furioso presenta tre temi fondamentali: la follia che contrassegna il limite, la finitudine della ragione umana; la storia contemporanea delle invasioni nel tempo della crisi italiana; la parodia e l’ambiguità della scrittura, in particolare rispetto al mondo, ai costumi e ai valori oggetto del poema cavalleresco.
Un’altra questione, legata alla modernità ariostesca, riguarda l’immagine della donna, mentre lo studio finale, dedicato al paesaggio del Furioso, riflette l’intreccio dei suoi diversi livelli, a riscontro delle ipotesi di lettura proposte.

 

L’autore

Giovanna Scianatico insegna Letteratura Italiana presso l’Università degli studi di Bari Aldo Moro. Ha pubblicato testi sul Rinascimento, sul Settecento illuminista e neoclassico e sul Novecento. In particolare conduce ricerche sull’odeporica ed è coordinatore scientifico del Centro Interuniversitario Internazionale di Studi sul Viaggio Adriatico-CISVA. Codirige per Progedit la collana “Incroci e Percorsi di Lingue e Letterature”, per la quale ha curato una antologia su Il paesaggio nella letteratura italiana (2013) 

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