Fonte: www.puglialibre.it
“Puglia. Visioni d’autore” a cura di Teresa De Francesco
10 ottobre 2016 LaPugliaChePubblica
Come è stata la Puglia nel Novecento possono raccontarcela alcune fotografie d’epoca, filmati ben conservati e racconti diretti di chi è vissuto nei decenni scorsi, fino alla prima metà del secolo. Ma poche testimonianze sanno essere più realistiche eppure al tempo stesso straordinariamente magiche di quelle letterarie. Numerosi reportage, romanzi, raccolte poetiche contengono al loro interno frammenti di descrizioni che, uniti come tessere di un mosaico, costituiscono un’immagine nitida eppure soffusamente incantata di ciò che la nostra regione ha rappresentato agli occhi dei viaggiatori novecenteschi; e tanto più ai viaggiatori destinatari del dono dell’acume letterario.
In Puglia. Visioni d’autore (Progedit, pp. 244, euro 20, con illustrazioni di Donato Sciannimanico), Teresa De Francesco ha raccolto non poche di queste testimonianze, selezionandole con cura e costruendo un racconto uniforme, seppure suddiviso in sezioni diverse, secondo un procedimento narrativo già utilizzato nel suo lavoro precedente, l’apprezzato Bari racconta (Progedit 2013). Tutto parte dalla campagna, dalla “terra rossa” che contraddistingue la Puglia; poi le strade, attraverso le quali si arriva al mare, ai castelli, alle città, dentro le quali avviene, proprio nel pieno del Novecento, lo scontro tra tradizione e modernità.
In questo percorso moltissime sono le città attraversate, e ogni lettore potrà provare a cercare la propria, quella dove sono le sue origini o semplicemente, se forestiero, quella di cui è perdutamente innamorato. Le parole di Pier Paolo Pasolini dedicate a Taranto (“città perfetta. Viverci, è come vivere all’interno di una conchiglia, di un’ostrica aperta”: erano gli anni Cinquanta) e a Bari (“questa Torino adolescente: un mare generoso, un dono, non sai se di bellezza o di ricchezza”) basterebbero a rendere l’idea della densità dei racconti inclusi in questo volume. Ma ad essi si aggiungono quelli, altrettanto speciali, firmati da penne come quelle di Giuseppe Ungaretti, Gabriele D’Annunzio, Maria Corti, Alfonso Gatto, Guido Piovene, per citarne solo alcuni. E senza dimenticare i versi, dalla taranta di Salvatore Quasimodo alle donne di Alda Merini fino a Lino Angiuli.
Sì, perché per viaggiare, scoprire e descrivere la Puglia non è necessario provenire da lontano: e qualunque pugliese rimasto incantato a osservare luoghi a pochi chilometri da casa potrà testimoniarlo. Ecco perciò aggiungersi agli autori sopracitati anche Vittorio Bodini, Tommaso e Vittore Fiore, Raffaele Nigro, Cristanziano Serricchio, Nino Lavermicocca e molti altri ancora. Anche le loro pagine dedicate alla Puglia si ritrovano in questo volume, e anch’esse potranno tornare utili al lettore alla ricerca di un luogo da riscoprire o da tornare ad amare.
Stefano Savella