Novità, ristampe, nuove edizioni in EPUB e rilanci novembre 2015

Novità, ristampe, nuove edizioni in EPUB e rilanci novembre 2015

Cari amici lettori,

segnaliamo le novità, le ristampe, le nuove edizioni in EPUB e i rilanci Progedit di novembre 2015. 

Vi ricordiamo che le nuove uscite e tutto il catalogo possono essere acquistati direttamente dal nostro sito senza spese di spedizione, oltre che dalle maggiori librerie online e fisiche.


NOVITÀ SAGGISTICA

    


NOVITÀ NARRATIVA



NOVITÀ E RISTAMPE PER BAMBINI

    
 

 

NOVITÀ SAGGISTICA 

 

Renato De Fusco, Raffaella Rosa Rusciano, Design e Mezzogiorno tra storia e metafora
Un confronto tra il design, inteso come metafora del progresso, e il Mezzogiorno, come metafora del mancato sviluppo.
pp. 216, € 22.00, ISBN: 978-88-6194-268-4

 

Antonio Basile, Gioconda miseria. Il tarantismo a Taranto. XVI-XX secolo
Il tarantismo tarantino: i personaggi che lo hanno vissuto, gli autori che lo hanno raccontato, il mondo intriso di miseria e sofferenza in cui affonda le sue radici.
pp. 184, € 20.00, ISBN: 978-88-6194-274-5

 

Alberto Greco, Per una pedagogia dell’inclusione. A partire da Vygotskij
Un saggio che discute la suddivisione nelle tre categorie “discrete” dei “normodotati”, degli “individui speciali” e degli “svantaggiati” nell’educazione.
pp. 168, € 18.00, ISBN: 978-88-6194-275-2

 

NOVITÀ NARRATIVA


Andrea Biscaro, Fantasmi. Sette storie inattese tra magia e folklore
Sette storie spettrali che faranno tremare i polsi a giovani e adulti!
pp. 164 con ill. b/n., € 15.00, ISBN: 978-88-6194-280-6

 

NOVITÀ E RISTAMPE PER BAMBINI
 

Raffaella Cannone, I racconti dell’anno
L’anno corre via, mese dopo mese. Ma i bambini come vivono il passar del tempo? E come lo possono raccontare?
pp. 84 con ill. a col., € 15.00, ISBN: 978-88-6194-276-9

 

Manlio Triggiani, Favole pugliesi
“C’erano una volta un’asina, una pecora e un maiale.” Sessanta favole per sessanta “parole” per sessanta illustrazioni.
pp. 192 con ill. a col., € 18.00, ISBN: 978-88-6194-069-7

 

Massimiliano Micheli, Lenina Giunta, Capitan Calamaio e il Libro Magico
La penna è più forte della spada? Non accade nel reale, qualche volta può succedere nei sogni, molto spesso nei libri.
pp. 116 con ill. b/n, € 15.00, ISBN: 978-88-6194-181-6

 

RISTAMPE

 

Isabella Loiodice, a cura di, Sapere pedagogico. Quaderni di “MeTis” 1. Formare al futuro tra crisi e progetto
Ettore CatalanoStrategie di scrittura nella letteratura italiana
Maria Luisa SgobbaBullo Macigno

 

NUOVE EDIZIONI IN EPUB

 

Trifone Gargano, La letteratur@ al tempo di Facebook. Scrivere, leggere e insegnare storie da Omero al web 2.0
Leonardo Rinella, a cura di, La Costituzione della Repubblica Italiana

 

RILANCI PER IL NATALE

 

Manlio Triggiani, Storia del Natale. Culti, miti e tradizioni di una festa millenaria
Pietro Sisto, I giorni della festa. Miti e riti pugliesi tra memoria e realtà
Dora Frisone Perrini, L’uomo di Nazareth. Come parlarne oggi
Pietro Semino, L’arte culinaria del cioccolato. Storie e ricette
Vittorio Stagnani, Cucina vecchia buoni piatti di Puglia e Lucania

 

 


Renato De Fusco, Raffaella Rosa Rusciano

Design e Mezzogiorno tra storia e metafora

 

Collana: Storia e critica delle arti
Edizione: 2015, pp. 216
ISBN/ISSN: 978-88-6194-268-4

 

 

Il libro

Per la prima volta il design, inteso come metafora del progresso, e il Mezzogiorno, come metafora del mancato sviluppo, sono messi a confronto. Il rapporto è anche storico: il Regno delle Due Sicilie coincide cronologicamente con la Rivoluzione industriale, anzi il Sud talvolta anticipa con i suoi primati quanto avveniva in Inghilterra e in Francia, tant’è che quello delle Due Sicilie era non solo il più importante Stato italiano, ma il terzo in Europa.
Il saggio racconta le vicende che portarono il regno meridionale dall’agricoltura all’artigianato e da questo al design; il fenomeno delle aziende straniere che venivano a investire al Sud; lo sviluppo artistico e culturale di quest’ultimo (il Liberty nasce a Palermo); il contributo allo sviluppo industriale dato dai Borbone e quello dovuto agli imprenditori siculo-napoletani; la coesistenza di una economia protezionista con un’altra liberistica.
Né il libro si esaurisce in vicende politiche, industriali ed economiche. In esso si tratta lungamente anche di personaggi famosi, di illuministi nostrani, di grandi famiglie, di usi e costumi. Come una guida del Seicento, avremmo potuto intitolarlo anche Notizie del bello, dell’antico e del curioso del Regno della Due Sicilie prima e dopo l’unità d’Italia.

 

L’autore

Renato De Fusco è professore emerito di Storia dell’architettura. Ha fondato e diretto la rivista «Op. cit.» di selezione della critica d’arte contemporanea, che si pubblica puntualmente dal 1964. Premio Inarch per la rivista nel 1967. Premio Inarch alla carriera di storico nel 2001. Compasso d’Oro alla carriera nel 2008. È autore di una vasta bibliografia, in parte tradotta all’estero, con titoli di storia dell’architettura, delle arti figurative, di metodologia storiografica, di design. Per la Progedit ricordiamo Storia dell’architettura del XX secolo (2014) e Le nuove idee di architettura. Storia della critica del secondo Novecento (2015).

Raffaella Rosa Rusciano è architetto. Nel 2012 ha conseguito il master per la città antica di Neapolis. È assistente ai corsi di Storia dell’architettura contemporanea e di Teoria storica dell’architettura, tenuti da Renato De Fusco presso l’Università di Napoli Federico II. Ha partecipato alle conferenze-seminario sulla Storia dell’arte e sulla Storia dell’arredamento svolte alla Galleria Il blu di Prussia. Nel 2003 Ha pubblicato con Renato De Fusco il volume Tre domande, edito da Altralinea di Firenze.

 


Antonio Basile

Gioconda miseria

Il tarantismo a Taranto. XVI-XX secolo

Collana: Antropologia e Mediterraneo
Edizione: 2015, pp. 184
ISBN/ISSN: 978-88-6194-274-5

 

 

Il libro

Il tarantismo è oggetto, ormai da secoli, di una vasta letteratura, ma tuttavia sollecita, ancora, l’interesse degli studiosi e di un pubblico piuttosto ampio, affascinati dal ballo dei morsicati o pizzicati dalla tarantola.
Diverse sono le interpretazioni che si sono date del fenomeno, ma il suo nucleo fondamentale risiede nella credenza che esso consista in uno stato di grave malessere, causato dal morso di un animale, la tarantola che pìzzica preferibilmente le donne, durante il lavoro nei campi, al piede, alla mano o al pube, nell’ardore dell’estate; la terapia consiste essenzialmente in un prolungato e complesso rituale coreutico musicale, alla fine del quale la vittima si libera (di solito provvisoriamente) del male e dell’oppressione che avverte.
Sebbene già le fonti più antiche indichino la città di Taranto come la patria del tarantismo, dalla quale deriverebbe il nome sia della tarantola che della tarantella (la musica spesso utilizzata nella pratica di guarigione), in anni più recenti l’attenzione si è concentrata soprattutto sull’area più meridionale della Puglia, cioè il Salento, mentre la zona ionica, malgrado la quantità di informazioni esistenti e spesso disperse in pubblicazioni di diffusione locale, ha ricoperto un ruolo a dir poco marginale.
Lo scopo di questo volume è cercare di porre rimedio a una tale evidente distorsione e riattivare la curiosità e le indagini sul tarantismo tarantino, sui personaggi che lo hanno vissuto, sugli autori che lo hanno raccontato, sul mondo intriso di miseria e sofferenza in cui affonda le sue radici.

 

L’autore

Antonio Basile insegna Antropologia culturale nell’Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha fatto parte del Comitato per la tutela e la difesa delle minoranze linguistiche in Italia (nomina ministeriale MIBAC). Nel 2013 è stato nominato Commissario della Sezione di Demologia e dialettologia della Società di Storia Patria per la Puglia – Bari. È direttore scientifico del Museo Etnografico “Alfredo Majorano” di Taranto. I suoi interessi e la sua attività di ricerca sono orientati allo studio del folklore, ai temi dell’arte popolare e dell’antropologia, in particolare alle problematiche legate all’arte contemporanea. Ha prodotto numerose pubblicazioni e monografie. Tra le più importanti ricordiamo: Arte e pietà popolare (Nuoveproposte, Taranto 1981), Fenomenologia della musica jazz (Nuoveproposte, Taranto 1993), Taranto, taranta, tarantismo (Nuoveproposte, Taranto 2000). Suoi articoli sono stati pubblicati su riviste scientifiche del settore («Lares», «Archivio Storico Pugliese», «Segno», «Arte e critica», «Cenacolo», «L’Officina») e collabora con quotidiani locali e nazionali («Corriere del Giorno», «Voce del Popolo»). Svolge una intensa attività di consulenza con istituti culturali, enti pubblici, fondazioni, associazioni culturali sui temi dei beni demo-etno-antropologici e dell’arte contemporanea.

 

 


Alberto Greco

Per una pedagogia dell’inclusione

A partire da Vygotskij

Collana: Pedagogie
Edizione: 2015, pp. 168
ISBN/ISSN: 978-88-6194-275-2

 

 

Il libro

Muovendo da una interpretazione del pensiero di Vygotskij, questo saggio intende mettere in discussione un assioma della pedagogia assai inveterato e duro a morire: che i soggetti dell’educazione si possano suddividere nelle tre categorie “discrete” dei “normodotati”, degli “individui speciali” e degli “svantaggiati”.
Dal crollo di queste tre “categorie”, consegue la modificazione degli statuti epistemologici della pedagogia generale e della pedagogia speciale.
La rilettura di diverse opere del pedagogista russo, in particolare gli scritti sulla difettologia, la scienza del deficit, evidenzia, d’altro canto, come l’insufficienza connessa al deficit non sia altro che un “concetto sociale”: il deficit è una “sovrastruttura”.
Infine, nel saggio si discutono alcuni temi tipici della pedagogia speciale: le metodologie di “compensazione” del deficit, la stigmatizzazione dei cosiddetti “disabili”, il potenziale “normativo” di chi si riscatta dalla disabilità dandosi una normalità alternativa, la dialettica di esclusione/inclusione ecc.
Il tutto s’inquadra nella tematizzazione dei rapporti tra la pedagogia generale, la pedagogia speciale e le educazioni speciali.

 

L’autore

Alberto Greco è ricercatore di Didattica e Pedagogia Speciale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Foggia, dove insegna Pedagogia Speciale. Ha pubblicato Teorie della mente e differenziazione didattica (Adda, Bari 2009). Ha scritto saggi sulla resilienza, sulla didattica della scrittura e sul problema dell’egocentrismo in Piaget e in Vygotskij. I suoi interessi sono rivolti allo studio dei bisogni educativi speciali e delle strategie di differenziazione didattica, nonché ai temi generali della didattica.

 


Andrea Biscaro

Fantasmi

Sette storie inattese tra magia e folklore

Collana: Lunari
Edizione: 2015, pp. 164
ISBN/ISSN: 978-88-6194-280-6

 

 

Il libro

I morti possono ritornare nel mondo dei vivi per vari motivi: per amore, per vendetta, per rimpianto, per dimenticanza, per errore, per inganno. A volte i fantasmi si manifestano come entità inquiete e minacciose, altre volte come malinconiche anime erranti, altre ancora, e più semplicemente, come fili rossi che tengono insieme il regno dei vivi con quello dei morti.
Sette storie spettrali che faranno tremare i polsi a giovani e adulti!
Sette enigmi sospesi tra veglia e sonno, tra notte e giorno.
Sette racconti neri intrisi di magico folklore per raccontare oggi i fantasmi.
Banshee, Sprevengoli, oscure processioni, arcani custodi, case maledette e ospiti inattesi popolano le pagine del nuovo libro di Andrea Biscaro, autore del fantastico tra i più apprezzati in Italia.
Sette apparizioni ectoplasmatiche per divertire, spaventare, intrattenere e per ricordare a tutti noi che la realtà è fragile e cosparsa di varchi, e che la morte, forse, non esiste!

 

L’autore

Andrea Biscaro ha 36 anni. Vive all’Isola del Giglio. Con la sua amata compagna di vita e di lavoro, Ilaria, abita in una casa bianca sulla spiaggia. Qui, tra gatti, fiori e tanta fantasia, scrive romanzi, canzoni e libri per ragazzi.
Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo: il thriller storico Nerone. Il fuoco di Roma (Castelvecchi 2011, Lit 2012, Fabbri 2015), il libro-cd Ballate della notte scura scritto a quattro mani con il padre di Dylan Dog, Tiziano Sclavi (Squilibri 2013, Repubblica XL 2013), il libro di racconti a sfondo ecologico Mal di terra (Progedit 2013), il thriller Il Vicino (Safarà 2014) e il giallo Sangue d’Ansonaco (Effigi 2015).

 


Raffaella Cannone

I racconti dell’anno

 

Collana: Briciole
Edizione: 2015, pp. 84
ISBN/ISSN: 978-88-6194-276-9

 

 

Il libro

L’anno corre via, mese dopo mese. Ma i bambini, come vivono il passar del tempo?
Con allegria, assaporando i cambiamenti che le stagioni presentano. Collegano i mesi a ricorrenze e festività. Interpretano il tempo come una bella “attesa”, per le gioie, le emozioni, i divertimenti che arriveranno. Ma, soprattutto, gustano la vita come un racconto, perché è nel racconto che noi, fin da piccoli, ricerchiamo il senso del nostro destino.
Narrano con piacere l’arrivo del Carnevale, la festa della mamma, l’estate. Un rincorrersi di eventi e festività che, di anno in anno, rivivranno con rinnovato entusiasmo.
I dodici racconti si ispirano ciascuno a un mese dell’anno, privilegiandone un particolare aspetto: ad esempio, Aprile è espressione della primavera, Ottobre rappresenta il mese delle zucche, tipiche della festa di Halloween, Dicembre narra del Natale, e così via.
Tuttavia, i racconti vanno oltre la tipicità dei mesi e spaziano nel fantastico e nell’immaginifico, essendo tessuti da molteplici fili quali il sentimentale, il magico, il fantastico, l’intimistico e il reale.
Un mondo affascinante fatto di poesia, di avventura, di ricordi e stati d’animo di cui i piccoli lettori esplorano i sentieri.
I protagonisti delle singole storie, ognuno con le sue caratteristiche, danno vita nell’insieme a un universo fiabesco che la fantasia del bambino sarà capace di arricchire di ulteriori elementi.

 

L’autore

Raffaella Cannone è nata a Bari nel 1956. Ha studiato scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bari e ha frequentato la scuola internazionale di grafica a Venezia per un corso di incisione.
Scenografa per vari allestimenti teatrali legati al mondo dell’infanzia, si è dedicata ad altri settori artistici quali la grafica e la pittura. Ha partecipato a diverse mostre.
Esordisce come autrice illustratrice nel 2013 con Zucchero Filato. Per i nostri tipi, ricordiamo Il piccolo pasticciere (2015).

 


Manlio Triggiani

Favole pugliesi

 

Illustrazioni di C. De Cristo, S. Pica, R. Salvemini
Introduzione di Raffaele Nigro
Collana: Briciole
Edizione: 2010, III ed., pp. 192 con ill. a col.
ISBN/ISSN: 978-88-6194-069-7

 

 

Il libro

Sessanta favole per sessanta “parole” per sessanta illustrazioni. Le introvabili “Favole pugliesi” ripropongono frammenti di sapienza popolare per lo più dimenticati o, al limite, sedimentati nel “DNA culturale” di più generazioni grazie agli insegnamenti che hanno riempito il tempo e lo spazio, dove divengono indistinti l’immaginare del bambino e il narrare dell’adulto. Il recupero di storie dimenticate, spesso nella versione in italiano dall’originario dialetto, non è, tuttavia, il solo fine del libro, né il principale. “Favole pugliesi” propone, piuttosto, una originale esperienza di ascolto e di lettura che mette al centro il legame tra la malia del racconto, l’efficacia didascalica della singola parola, la suggestione dell’illustrazione. L’alleanza tra queste tre dimensioni comunicative propone in nuova veste l’antichissimo piacere della scoperta, nella fiaba e nella favola, di tracce delle nostre tradizioni, di credenze, di ritualità antiche, di una saggezza che non c’è più. Un piacere che non ha tempo e non ha età, che prescinde da appartenenze sociali e ideologiche. Un piacere che diventa immenso quando il racconto si fa occasione di contatto tra generazioni. Completano l’opera le tavole di tre giovani talenti dell’illustrazione.

 

L’autore

Manlio Triggiani (Bari 1955), laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista e lavora alla “Gazzetta del Mezzogiorno”. Ha curato libri e collaborato alla redazione di volumi collettanei. Collabora con varie riviste. Alterna l’interesse per la cronaca (nei settori della cultura, dell’ecologia e delle tematiche della formazione, in particolare dell’Università) agli studi tradizionali e delle tradizioni popolari. Per i nostri tipi ricordiamo il suo “Storia del Natale. Culti, miti e tradizioni di una festa millenaria”. Gli illustratori Clara De Cristo è nata a Bari,dove vive e lavora. Dopo gli studi artistici ha partecipato a concorsi di pittura in diverse località italiane. Ha realizzato mostre di pittura collettive e personali, ha collaborato con teatri disegnando complementi scenografici, ha contribuito alla didattica di scuole elementari e medie mediante corsi di pittura e cartapesta. Renata Salvemini è nata a Brindisi nel 1972, ha frequentato l'”Accademia  dell’illustrazione e della comunicazione visiva” a Roma, dove vive e lavora. Collabora come illustratrice free-lance con studi grafici e agenzie di pubblicità. Silvano Pica è nato a Taranto il 10 giugno 1986. Attualmente frequenta, presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, il biennio specialistico in decorazione. Contemporaneamente, lavora come illustratore free-lance.

 


Massimiliano Micheli, Lenina Giunta

Capitan Calamaio

e il Libro Magico

Collana: Briciole
Edizione: 2013, pp. 116 con ill.
ISBN/ISSN: 978-88-6194-181-6

 

 

Il libro

Capitan Calamaio è un pirata con la passione per i libri e l’arte in tutte le sue forme. A bordo della Pergamena solca i Mari della Conoscenza, accompagnato dalla sua fedele ciurma: il nostromo è il raffinato musicista Inchiostro; i timonieri, geniali inventori e amanti della scultura, sono i gemelli Biro e Stilo; in cambusa comanda la bella danzatrice Penna e sul pennone più alto, di vedetta, troviamo il piccolo Pennino che sogna di fare l’attore.
La simpatica ciurma e il suo capitano hanno giurato di rinunciare alle armi e alla violenza e combattono con le parole per dimostrare che la penna è più forte della spada.
Esiste nei Mari della Conoscenza un’isola galleggiante che si sposta seguendo la corrente, l’Isola del Sapere, che custodisce la Leggendaria Biblioteca.
Capitan Calamaio riesce a raggiungerla guidato dal delfino Diapason, amico della principessa Acquerella che, custode e unica abitante dell’isola, passa le sue giornate a dipingere.
Acquerella gli affida l’incarico di divulgare la cultura esportando in giro per il mondo i libri custoditi nella Leggendaria Biblioteca.
La missione di Calamaio è minacciata da un misterioso nemico: il feroce Capitan Macero, che cerca l’isola per distruggerla poiché ha giurato al mondo di bruciare tutti i libri e ogni forma d’arte che troverà sul suo cammino.
Sarà la pappacornacchia Petra ad aiutare Calamaio svelandogli il segreto del Libro Magico, dal quale dipendono le sorti dell’isola e dei suoi tesori.

 

L’autore

Massimiliano Micheli inizia il suo percorso artistico come cantante e autore nel gruppo rock degli Ektakroma.
Si trasferisce a Roma per studiare teatro e nel 2005 è tra i fondatori della Diverbia et Cantica, associazione culturale che produce spettacoli e laboratori artistici. Interpreta vari ruoli in commedie, musical e cortometraggi. Dal 2008 si specializza nel teatro per ragazzi. Scrive canzoni ed è autore e regista di opere teatrali. Collabora con diverse associazioni come attore ed educatore.

Lenina Giunta, prima di scrivere ed illustrare le storie di Capitan Calamaio, ha disegnato le illustrazioni de “L’Ami du Peuple” per il musical “Lady Oscar” e il logo dell’Associazione Culturale Diverbia et Cantica, oltreché le locandine per i concerti degli Ektakroma e dei Sismi Anomali. Nel 2000 ha collaborato con la rivista di fumetti “Kerosene”. È laureata in Scienze dell’Educazione. Dopo la laurea ha seguito il corso di perfezionamento in Teoria e Analisi Qualitativa nella Ricerca Sociale del professor Franco Ferrarotti e dal 1997 lavora nel campo della ricerca statistica.

 

 

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