“La maschera e il potere”, a cura di Pietro Sisto e Pietro Totaro, su “il manifesto”

“La maschera e il potere”, a cura di Pietro Sisto e Pietro Totaro, su “il manifesto”

CARNEVALE

La maschera e il suo fascino perverso
di Michele Fumagallo

Putignano in Puglia è non solo una delle capitali del Carnevale italiano ma uno dei pochi posti dove quella manifestazione si studia in convegni di grande interesse per ricchezza di analisi e impegno nell’affrontare temi che, a torto, vengono considerati ormai obsoleti se non relegati in ambito storico. 
Due volumi, del tutto complementari anche se usciti con intenti ed editori diversi, riportano al centro -mentre è in preparazione il nuovo convegno di studio su Maschere e linguaggi (dal 12 al 14 febbraio)- la questione del fascino del travestimento e delle celebrazioni rituali. Si tratta di La maschera e il potere, a cura di Pietro Sisto e Piero Totaro (edizioni Progedit, pp. 272, euro 26) e Putignano è una festa di Pietro Sisto (Laterza, pp.112, euro 12).
Il primo libro raccoglie gli atti del convegno del 2014 e in tredici relazioni apre squarci e discussioni sul rapporto tra il mascheramento e le figure del dominio, senza dimenticare, come avverte Domenico Scafoglio nel suo saggio, che il Carnevale è un <<linguaggio simbolico, una trama di riti, allegorie, che riempiono il campo visivo e quello sonoro, esercitando sulle persone una forza psichica possentemente coercitiva, che suscita desideri ed emozioni intense, e non può essere tradotta semplicemente in concetti, senza perdere la sua efficacia>>.
Questo vero e proprio viaggio nel rapporto col potere parte dall’analisi della commedia greca antica (Pieto Totaro) e quella attica (Matteo Pellegrino) per inoltrarsi nel rapporto tra chiesa e stato, con l’ausilio del Carnevale napoletano del XVIII secolo (Laura Barletta, si sofferma sulla maschera dell’asino che scalcia il potere in Giovanni Pontano e Giordano Bruno (Pietro Sisto). Per proseguire in analisi della letteratura di Federico De Roberto (Pasquale Guardagnella) e Giovanni Verga (Angela Drago), con saggi di Ignazio Buttitta e Marxiano Melotti, Raffaele Nigro e Luigi Lombardi Satriani. Brilla per acutezza e invenzione il saggio di Oscar Iarussi sul regista di Amarcord (<<Giù la maschera: Felini non era felliniano>>).
Il Carnevale, ovviamente, non spiega tutta la realtà della cittadina della Murgia pugliese che viene raccontata tra le pagine del libro di Pietro Sisto. E tra fasti e monumenti (alcuni distrutti) del tempo che fu si racconta, mutuando dal vecchio adagio di Andrea Zanzotto (<<Dopo i campi di sterminio stiamo assistendo allo sterminio dei campi>>) anche di manipolazioni e violenze subite dal territorio. 
<<Qui dalle nostre parti, dove non sappiamo che farcene dei lamenti e delle malinconie dei poeti, lo sterminio dei campi prosegue senza sosta e non sembra fermarsi>>, punge l’autore in un excursus pieno di affetto verso il luogo natìo.

Tratto da “Il manifesto” dell’8 gennaio 2015

Data: giovedì 8 Gennaio 2015
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