“Macolè” di Laura Zavatta recensito sulla Gazzetta del Mezzogiorno

“Macolè” di Laura Zavatta recensito sulla Gazzetta del Mezzogiorno

Da Orsara di Puglia alla Libia, ecco le avventure di Macolè
Il primo romanzo di Laura Zavatta, prof. di diritto all’università del Sannio

Si chiama <<Macolè, licenza di vivere>>, il primo romanzo di Laura Zavatta pubblicato con la casa editrice Progedit di Bari. L’esordiente scrittrice foggiana, docente di Filosofia di Diritto all’università del Sannio, affronta numerosi spunti di attualità in un intreccio narrativo avvincente: Macolè è la protagonista di questa storia dove non mancano elementi drammatici, soprusi, violenza, miseria. Costretta a lasciare il suo paese natio Orsara, per trasferirsi nella vicina Lucera, a causa di una violenza subita ancora adolescente, Macolè si rifugia in una storia d’amore con un avvocato del luogo, diventandone l’amante. Incidentalmente, Macolè, alla guida dell’auto del suo amante, decide di dare un passaggio all’amico Babu, un ragazzo nigeriano che sbarca il lunario con la vendita di cd e dvd, e al conoscente di quest’ultimo, il cui sacco però contiene ben altro: armi da inviare in Somalia per la guerra contro Al Shabab. Macolè, che proprio pochi giorni prima si era occupata della guerra civile in Somalia per una rete televisiva locale con cui collabora, viene così arrestata con molteplici accuse, tra cui quella di traffico d’armi. Ritenuta colpevole e in stretti rapporti con un ignoto trafficante italiano soprannominato Cavour, Macolè sarà inviata in una pericolosa spedizione in Somalia, dove si svolge un’altra importante parte del romanzo. Le toccherà persino attraversare il deserto per avvicinarsi alle coste del nord Africa, condividendo le stesse atroci sofferenze dei numerosi migranti diretti in Libia. 

Enza Moscaritolo

macolegazzetta

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