Visti da noi: “Tacco 12. In bilico sulla vita”

Visti da noi: “Tacco 12. In bilico sulla vita”

Anna non si racconta, Anna si fa teneramente amare dal lettore, non si impone, non usa un linguaggio aulico, sussurra piano la sua vita, ti rende partecipe.
In alcuni punti ci si sente così presente, che ci sembra di camminare con lei, di sentire e vedere le cose che lei sente e vede, sembra di sentire anche la sua voce, che esalta ed apprezza le bellezze del creato.
Lei parla del suo viaggio, delle strade percorse e quelle da percorrere.
Durante il percorso Anna si è trovata anche da sola ed in zone aride e deserte, ma c’è stato sempre un incontro non previsto, inaspettato, che ha generato sempre un cambiamento.
Anna ha camminato, il viaggio le ha permesso conoscenza ed incontri, da questi incontri, sono sempre esplosi colori e suoni, con tutte le loro sfumature, a volte è stato difficile apprezzarle tutte, ma ci sono state.
Il colloquio con l’altro, l’altro appena incontrato, ha prodotto sempre una dolce musica che si è diffusa nella vita di Anna, a volte la percepisce anche il lettore.
Ogni incontro una forza nuova, Anna le ha utilizzate tutte, ne ha creato una risultante, le ha dato il verso e la giusta direzione, quella dell’Amore.
“L’amore spunta tutte le armi, accorcia tutte le distanze, crea un linguaggio proprio che permette di comunicare anche con chi parla altre lingue, accetta le diversità e le disuguaglianze.
Chi ama non sarà mai capace di fare del male alle persone che ama.”
Anna vive l’Amore in questa dimensione, per Anna l’Amore non è da dare o da prendere, ma sa che è Lui che ci prende, stravolge il nostro quotidiano, ci trasforma, da questo momento in poi non è facile redigere il quaderno della partita doppia del dare e avere.
Anna si è resa disponibile all’amore, a sentirlo e vederlo in tutte le forme in cui egli si è espresso e si è manifestato.
Anna ama e desidera essere amata, cammina va avanti, inciampa ma cammina, ama la vita in tutte le sue forme.
Il suo modo di amare ed il suo desiderio di essere amata lo porge come canto leggero, come alito di vento, come profumo che si diffonde nell’aria.
Una compagna di viaggio è stata la sua malattia, di questa Anna ne parla con tranquillità, con dolcezza, con ironia, anche del dolore o dei dolori vissuti parla con amore, offrendo al lettore la parte più intima di sé e della sua vita.
Viene da pensare che l’elegante Anna, ad un certo punto, abbia fatto questo discorso alla sua malattia: “Senti! Noi due dobbiamo vivere in questo mio corpo, ma sappi che io c’ero prima di te con il mio amore ed i miei sentimenti, allora non diamoci tanto fastidio, condividiamo tutto e andiamo avanti!”
Cosa resta dopo l’ultima parola letta, resta una amica, che ha trasformato anche la nostra vita, la leggiadria con cui ci ha parlato d’amore, di felicità, di amicizia, di rapporti familiari, di disagi e sofferenze, non possono rimanere parole di un libro, sono emozioni che entrano in ognuno di noi e ne generano delle nuove.
Le parole del libro di Anna sono come le gocce dell’acqua di una cascata, fresche, trasparenti, basta un piccolo raggio di sole per colorarle di mille colori.
Grazie Anna.

Chi è Anna?
Anna Conte è una elegante donna, nata 49 anni fa a Latronico, un bel paesino in provincia di Potenza, dove esercita la libera professione di architetto.
Una donna coraggiosa e fragile, che durante la sua vita incontra una compagna di vita un pò particolare, la “Sclerodermia o sclerosi sistemica progressiva (SSP)”, questa compagna la rende più sensibile e in grado di apprezzare maggiormente tutte le bellezze del creato e riuscire a coglierne tutti i suoi colori e le infinite sfumature.
Una donna, che malgrado le difficoltà, lotta come ha sempre fatto, perchè la vita è bella e va vissuta pienamente, lotta anche per proteggere la vita degli altri, perchè fermamente convinta che questo è il dovere di ogni essere umano.
Anna, ad un certo punto, sente il bisogno di esternare le proprie emozioni, decide di raccontare, alla figlia, la sua vita, gli avvenimenti dolorosi e non che l’hanno caratterizzata.
Al racconto viene dato il titolo: “Tacco 12. In bilico sulla vita” Ed. Progedit Bari. (Pagg. 92 € 16,00)

Carmelo Colelli
Ilikepuglia
http://www.ilikepuglia.it/notizie/cultura-e-spettacoli/bari/10/07/2014/visti-da-noi-tacco-12-in-bilico-sulla-vita.html

Data: giovedì 10 Luglio 2014
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