Cosa accade quando ci si ritrova con il volto assediato dall’acne nel momento in cui si va formando la propria identità? Margherita De Napoli lo racconta in Mi chiamarono Brufolo Bill (Progedit, Collana Briciole, 14 euro), autobiografia semiseria che racconta la disavventura con i malefici pedicelli cercando di sdrammatizzare il problema dell’acne con un pizzico di allegria. I brufoli sono il filo conduttore lungo il quale scivolano via via divagazioni scherzose e riflessioni più serie sulle diverse situazioni della vita quotidiana: gli intrighi amorosi, la timidezza, le vicissitudini scolastiche, il primo lavoro, il rapporto con gli amici. Tante le emozioni con cui bisogna fare i conti mentre si cresce. E se cammin facendo s’inciampa nell’acne a volte c’è un’amica che ti dà una mano.