Incontro con Angelo Buonsante

Incontro con Angelo Buonsante

In occasione della giornata della memoria, noi alunni della scuola "Zingarelli" abbiamo svolto l’incontro con l’autore Angelo Buonsante del libro "Sapore di pace". L’incontro è stato organizzato dalla nostra docente di lettere Sapia Assunta, che ha preparato noi ragazzi di prima media su questa tematica spesso non così facile e semplice da gestire. Eravamo tutti ansiosi di conoscere l’autore di questa intensa storia di amicizia tra un ragazzo cristiano e uno ebreo. Per noi giovani il 27 gennaio è stato il giorno più adatto per incontrarci, parlare, pensare, ascoltare e rimanere in un profondo silenzio durante gli interventi musicali di altri ragazzi che ci hanno allietato suonando musiche ebraiche con pianoforte, violini e flauti. In quei momenti la nostra mente è andata indietro nel tempo e abbiamo pensato a tutti quei giovani ebrei che in passato suonavano quelle stesse note. All’inizio dell’incontro la nostra preside, Valeria Cristiano, ha accolto gli ospiti, presentandoceli. Poi ha chiesto all’autore di leggerci un’intensa poesia del 1994 scritta da un bambino di Terezin (Repubblica Ceca), dove nel 1940 i nazisti allestirono un campo di transito per gli ebrei diretti ad Auschiwitz ed altri campi di sterminio. Di qui passarono 15.000 bambini e ne sopravvissero solo 150.
Terezin
Una macchia di sporco dentro sudice mura e tutt’attorno il filo spinato: 30.000 dormono e quando si sveglieranno vedranno il mare del loro sangue. Sono stato bambino tre anni fa. Allora sognavo altri mondi. Ora non sono più un bambino, ho visto gli incendi e troppo presto sono diventato grande. Ho conosciuto la paura, le parole di sangue, i giorni assassinati: dov’è il Babau di un tempo? Ma forse questo non è che un sogno e io ritornerò laggiù con la mia infanzia. Infanzia, fiore di roseto, mormorante campana dei miei sogni, come madre che culla il figlio con l’amore traboccante della sua maternità. Infanzia miserabile catena che ti lega al nemico e alla forca. Miserabile infanzia, che dentro il suo squallore già distingue il bene e il male. Laggiù dove l’infanzia dolcemente riposa nelle piccole aiuole di un parco, laggiù, in quella casa, qualcosa si è spezzato quando su me è caduto il disprezzo: laggiù nei giardini o nei fiori o sul seno materno, dove io sono nato per piangere… Alla luce di una candela m’addormento forse per capire un giorno che io ero una ben piccola cosa, piccola come il coro dei 30.000, come la loro vita che dorme laggiù nei campi, che dorme e si sveglierà, aprirà gli occhi e per non vedere troppo si lascerà riprendere dal sonno…
Hanus Hachenburg (1929-1943)
Successivamente il mio compagno di classe Alessio ha letto la poesia "Sapore di guerra", mentre io ho recitato la mia poesia "Grido di pace" e ho letto alcune considerazioni sul libro. Subito dopo, Buonsante ci ha spiegato l’illustrazione coloratissima del suo libro, che raffigura l’anziano Abramo con la barba e il giovane Davide con i capelli rossi, mentre sullo sfondo è rappresentata Gerusalemme con gli alberi di ulivo e le due religioni. L’autore ci ha svelato che tutto il racconto è stato solo frutto della sua immaginazione. Buonsante non ha vissuto la guerra, ma suo nonno e suo padre gli hanno raccontato tutto ciò che è avvenuto durante e dopo quel tragico periodo, e come è cambiata la città di Bari. L’autore ha affermato in modo chiaro che la guerra è solo odio e distruzione. La foto in bianco e nero, che troviamo nel libro, è di suo suocero con la divisa della prima guerra mondiale. Alla domanda sull’amicizia, ci ha risposto che questa è tanto importante, è un contatto profondo, è mescolarsi nel proprio intimo. Amicizia è donare il proprio cuore e la propria vita. Solo se viviamo con semplicità possiamo guardare al futuro con ottimismo, senza però gareggiare con l’altro, altrimenti il rapporto di amicizia si spezza. Questi valori io li ho ritrovati nel libro: Nino e Giosuè sono un buon esempio per noi ragazzi. Quando è stata fatta una domanda sui valori di oggi e di ieri, Buonsante ci ha spiegato che in passato i rapporti tra le persone erano più genuini: si chiedeva e si riceveva. Oggi ci si vergogna e si evita di chiedere. La tv e internet NON trasmettono buoni valori, per questo i ragazzi possono credere nell’amicizia e conoscere i valori umani solo frequentando la scuola. Questo lo ha sottolineato anche Gino Dato, l’editore di "Sapore di pace", con il suo intervento sull’importanza dell’istruzione. Sono d’accordo con lui, perchè noi alunni siamo fortunati a frequentare una scuola attenta ai sentimenti. Per questo ringrazio la preside e tutti i miei insegnanti che, facendoci conoscere gli autori dei libri che leggiamo, ci insegnano ad interessarci alla storia di chi ci ha preceduto. L’autore infatti ci ha spiegato che prima si è informato attraverso tutte le fonti che aveva a disposizione e poi ha scritto aiutandosi con la sua immaginazione. Ha così trasmesso a noi ragazzi il valore della lettura e della scrittura, che rimane per sempre. Durante l’incontro la nostra amica Martina ha recitato la poesia intitolata "L’amicizia". Poi Sara e Carlotta hanno presentato un cartellone con i loro disegni sulla vita di Nino e Giosuè. Dopo un po’ di musica è intervenuto l’autore con una sua poesia e un testo di Madre Teresa di Calcutta: "L’uomo è irragionevole".
L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico / NON IMPORTA, AMALO / Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici / NON IMPORTA, FA’ IL BENE / Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici / NON IMPORTA, REALIZZALI / Il bene che fai verrà domani dimenticato / NON IMPORTA, FA’ IL BENE / L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile / NON IMPORTA, SII FRANCO ED ONESTO / Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo / NON IMPORTA, COSTRUISCI / Se aiuti la gente, se ne risentirà / NON IMPORTA, AIUTALA / Da’ al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci / NON IMPORTA, DA’ IL MEGLIO DI TE
Infine è intervenuto il pittore Donato Sciannimanico, che ha illustrato la copertina del libro. Ci ha parlato della nostra fede cristiana con le parole di S. Paolo: la legge di Dio è scritta nel cuore dell’uomo. Guardando a tutte le guerre e gli omicidi di ieri e di oggi penso che l’uomo abbia dimenticato il quinto comandamento, che dice in modo chiaro: "NON UCCIDERE". Noi da buoni cristiani dobbiamo pregare per questo. Abbiamo poi ascoltato la preghiera semplice di S. Francesco, un altro valore di pace.
Preghiera Semplice
O Signore, fa’ di me uno strumento della tua Pace: Dove è odio, fa’ ch’io porti l’Amore. Dove è offesa, ch’io porti il Perdono. Dove è discordia, ch’io porti l’Unione. Dove è dubbio, ch’io porti la Fede. Dove è errore, ch’io porti la Verità. Dove è disperazione, ch’io porti la Speranza. Dove è tristezza, ch’io porti la Gioia. Dove sono le tenebre, ch’io porti la Luce. O Maestro, fa’ ch’io non cerchi tanto: Essere consolato, quanto consolare. Essere compreso, quanto comprendere. Essere amato, quanto amare. Poiché sì è: Dando, che si riceve; Perdonando che si è perdonati; Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
La serata si è conclusa con la visione di spezzoni tratti dal film "La vita è bella", con il sottofondo della stessa colonna sonora. E’ stato tutto emozionante, anche quando ho ricevuto l’autografo di Buonsante sul libro.

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